Svizzera, 14 maggio 2021
Effetti del Covid-19: l'anno scorso annullati 2213 rinvii di stranieri
Il Covid-19 ha fortemente rallentato le pratiche di espulsione di stranieri senza diritto di soggiorno in Svizzera. In base ai dati forniti dal Consiglio federale, tra marzo e dicembre 2020 hanno dovuto essere annullate ben 2213 partenze per via aerea. “Circa due terzi di questi annullamenti sono legati alla pandemia da Covid-19” afferma il Consiglio federale in risposta a un’interpellanza di Martina Bircher (UDC), senza precisare a cosa sia legato l’altro terzo di annullamenti.
Le espulsioni hanno dovuto essere annullate “ad esempio perché le compagnie hanno modificato i loro piani di volo – spiega il Consiglio federale – o perché i Paesi di destinazione hanno adottato nuove disposizioni di entrata”.
La consigliera nazionale Bircher chiedeva inoltre quanti richiedenti l’asilo
si fossero rifiutate di sottoporsi a un test PCR per evitare di essere rimpatriati. Il Consiglio federale le risponde che “finora solo poche persone tenute a partire si sono rifiutate di sottoporsi a un test Covid-19”.
In questi casi, spiega ancora il Consiglio federale, “le autorità competenti cercano di convincere gli interessati dell’importanza di sottoporsi al test prima della partenza, per la loro salute e quella delle persone a loro vicine”.
Ad ogni modo, conclude il Consiglio federale, si stanno cercando misure alternative, ad esempio un test all’arrivo oppure una quarantena nel Paese di destinazione. “La SEM – rassicura il Consiglio federale – segue con attenzione gli sviluppi in materia di entrata ed esaminerà le misure necessarie”.