Opinioni, 19 maggio 2021
Le due iniziative contro i pesticidi sono controproducenti per l'ambiente e l'agricoltura
Il prossimo 13 giugno si voterà sulle due iniziative agricole “Acqua potabile” e “Senza pesticidi”. Sia il Consiglio Federale che il Parlamento respingono entrambe le iniziative poiché sono molto estreme e perché sono già state definite misure più ragionevoli.
Io credo che se realmente vogliamo “proteggere” la nostra salute e l’ambiente, ridurre la produzione alimentare regionale, perdere migliaia di posti di lavoro ,accettare più importazioni e rinunciare in gran parte al controllo sul rispetto delle norme di produzione e di allevamento, dobbiamo respingere le due iniziative. La nostra società desidera avere meno spreco di cibo, ma poi con queste iniziative non si pensa che vi saranno importanti perdite di raccolto se tutte le fattorie saranno costrette a convertirsi.
È vero che dobbiamo ripensare la politica agricola, ma dobbiamo anche ragionare sul nostro consumo. La Svizzera avrà presto 9 milioni di abitanti e oggi sempre più
terreni vengono usati per edificare. Un numero più alto di cittadini porterà ad un aumento del traffico, più rifiuti e più inquinanti nell’acqua. Dobbiamo davvero incolpare l’agricoltura per tutto questo?
Secondo l’Ufficio federale dell’ambiente nel Reno in un anno scorrono 65 tonnellate di prodotti chimici industriali e domestici, oltre 20 tonnellate di prodotti farmaceutici, 20 tonnellate di additivi alimentari artificiali e 1 tonnellata di pesticidi. Le nostre medicine, i cosmetici, le lozioni abbronzanti, le vernici, gli antiruggine, tutto questo inquina le nostre acque. I prodotti fitosanitari rappresentano meno dell’1%! Malgrado ciò abbiamo la fortuna di poter bere dal rubinetto e riempire le nostre borracce da una fontana.
Il prossimo 13 giugno votiamo due volte no per non mettere in pericolo 160’000 posti di lavoro e in ginocchio l’agricoltura e il settore alimentare.
Andrea Sanvido, consigliere comunale Lega dei Ticinesi a Lugano