Mondo, 13 giugno 2021                
                Dieci anni di carcere ai migranti che incendiarono il campo profughi di Moria
				
								
            	                    
        
    
 
	  
						
						Il tribunale greco di Chios ha condannato oggi i quattro giovani afgani che nel settembre 2020 incendiarono e devastarono il campo profughi di Moria, sull’isola di Lesbo, che all’epoca ospitava più di 10mila persone.
I quattro richiedenti l’asilo sono stati riconosciuti colpevoli di incendio volontario e condannati a 10 anni di carcere.
Nell’ambito di un altro 
						 
							
						processo tenutosi in marzo, altri due giovani afgani, minorenni all’epoca dei fatti, erano stati condannati a 5 anni di carcere.
Gli avvocati degli afgani hanno già annunciato di voler andare in appello. Contestano inoltre il fatto che tre dei quattro afgani condannati oggi siano stati considerati maggiorenni dallo Stato greco, nonostante abbiano sostenuto di essere minorenni.