La Lega dei Ticinesi si è riunita domenica 1° agosto alla palestra comunale di Giornico per festeggiare il Natale della Patria.
Si è trattato del primo evento pubblico importante, dopo le restrizioni imposte dalle misure anti-covid, dove sarà possibile riallacciare i contatti personali con la base.
La Lega vuole ribadire quanto sia necessario, soprattutto di questi tempi, difendere la libertà e l’indipendenza della Svizzera.
Il Patto del Grütli, sottoscritto contro i “giudici” (nel senso di governanti) stranieri, a 730 anni di distanza non ha perso nulla della propria attualità.
Libertà ed indipendenza non possono essere date per acquisite: vanno difese di continuo.
Per la Lega dei Ticinesi è motivo di grande soddisfazione l’abbandono dell’accordo quadro istituzionale, contro cui il Movimento si è battuto fin dall’inizio. Non è però tempo di dormire sugli allori, perché altre manovre sono in atto.
Ad esempio, il Consiglio federale preme affinché il contributo di 1,3 miliardi all’UE venga non solo sbloccato, ma addirittura reso ricorrente. Questo nonostante ci troviamo all’inizio della più grave crisi economica del dopoguerra: le risorse servono pertanto in patria. E questo mentre a Berna le maggioranze parlamentari, lamentando le “casse vuote” del primo pilastro,