Dal 2000, nel mondo è raddoppiata la capacità di alimentazione a carbone a circa 2.000 gigawatt. Questo in gran parte a causa della crescita esplosiva in Cina e India dove si continua a puntare su questa fonte energetica.
Se l’UE e gli Stati Uniti producono ancora circa il 10% della produzione mondiale di energia da centrali a Carbone e prevedono di chiuderle tutte entro qualche decennio, nel resto del mondo, e in particolare Cina e India, si prevede l’apertura di tante nuove centrali a carbone per aumentare le produzione di energia elettrica.
Secondo gli ultimi dati dell'Agenzia internazionale dell'energia (IEA) dal 2021 al 2024 Cina e India produrranno quasi 230 milioni di tonnellate in più di carbone che rappresenteranno, secondo le stime, il 62% della produzione mondiale. Tra gli altri maggiori produttori, anche l'Australia (6% della produzione mondiale) e Russia (5%) aumenteranno la propria produzione di energia a carbone, anche se in misura minore.
La chiusura delle centrali in Europa e USA dovrebbe far diminuire l'utilizzo di carbone, nelle due regioni, di circa 126 milioni di tonnellate nel 2024. Una diminuzione che è quindi ampiamente compensata dall'aumento della produzione nelle altre regioni del mondo.