Svizzera, 06 aprile 2022
Un insetto raro fa cancellare la costruzione di una centrale idroelettrica
Il Tribunale federale ha annullato la prevista costruzione di una centrale idroelettrica in Vallese perchè la zona in cui doveva sorgere la struttura è l'habitat di un insetto a rischio di estinzione. I giudici di Mon Repos hanno accolto il ricorso di un privato che si opponeva a due comuni dell'Alto Vallese, Kippel e Ferden, che avevano progettato di far sorgere una piccola centrale lungo le acque del Färdabach e del Krummbach, tra i 1800 e i 1300 metri.
Per installare le loro turbine, avrebbero dovuto deviare l'acqua dal letto del fiume. Il WWF Alto Vallese e un residente locale si sono opposti al progetto perché la deviazione dell'acqua avrebbe messo in pericolo l'habitat di diversi insetti, in particolare la mosca della pietra, che è sulla lista rossa svizzera delle specie minacciate.
In prima istanza, il tribunale cantonale del Vallese aveva respinto i ricorsi. Il privato ha però appellatto la decisione
e portato la questione davanti al Tribunale federale. Che gli ha dato ragione. Il Tribunale federale ha annullato la decisione dei comuni sui diritti d'acqua che avevano concesso alla società di gestione, di cui erano di fatto proprietari.
Oltre alla mosca da proteggere, diversi parametri hanno motivato questa decisione. Le autorità vallesane hanno ignorato gli argomenti dell'opposizione, e il riscaldamento globale e il possibile prosciugamento dei corsi d'acqua non sono stati presi in considerazione per una concessione di 80 anni. Infine, l'impianto dovrebbe produrre una media di 7,1 GWh all'anno, che è lontano dai 20 GWh che lo qualificherebbero come un impianto di importanza nazionale.
I due comuni e le autorità vallesane possono riprendere la questione effettuando un'analisi più dettagliata delle conseguenze della riduzione del flusso d'acqua sulla sopravvivenza dell'insetto.