L’IMPRESA - Sette giorni dopo la vittoria al Giro delle Fiandre, Cancellara si presenta alla Parigi-Roubaix in gran spolvero. Il favorito è lui, Boonen sembra in affanno. La corsa è animata da una fuga di 19 corridori, scattata dopo pochi chilometri dalla partenza a Parigi. Dopo gli attacchi di Sebastien Hinault, Hoste e Leukemans, ad una cinquantina di chilometri dal traguardo, ecco che Cancellara piazza la botta decisiva: la sua pedalata è micidiale, la sua bicicletta sembra una MotoGP. Un’azione decisamente prepotente. Vince da dominatore e conquista la sua seconda Roubaix. Hushvod termina a oltre due minuti. Spartacus è il decimo corridore a vincere Fiandre e Roubaix nello stesso anno.
LE ACCUSE - Uno dei primi ad accusare Cancellara, è un ex ciclista americano, tale Phil Gaimon. Nella sua biografia Draft Animals in un passaggio parla dello svizzero e delle sue vittorie, soprattutto di quelle del Giro delle Fiandre e della Parigi-Roubaix 2010 apppunto. “Quando si guarda il filmato della TV le sue accelerazioni non sembrano naturali, è come se avesse dei problemi a rimanere attaccato ai pedali. Probabilmente stava usando un motore” allude il nordamericano, che poi riporta alcune voci di ex colleghi di Cancellara. Costoro gli avrebbero detto che il campione svizzero aveva un meccanico solo per lui e che le sue biciclette erano tenute separate rispetto a quelle dei suoi compagni. In un secondo tempo alcuni ritratteranno.
LA REPLICA - Un video caricato su Youtube lancia delle ombre sulle vittorie di Cancellara, che viene accusato di aver usato una bicicletta “truccata” con un motorino nascosto. Non ci sono tuttavia prove concrete, così come i tanti controlli a cui sono state sottoposte le biciclette dei ciclisti non hanno riscontrato nulla di illecito. Sospetti, dicerie e dubbi ai quali il nostro ex corridore risponde con i suoi avvocati, chiedendo (anche) che il libro di Gaimon venga sequestrato. Ma le parole del patron della Quick Step di quei tempi, Franck De Cock, rimbombano ancora nelle orecchie di tutti: “Tutti sanno che un grande corridore ha vinto il Giro delle Fiandre con un motore nella sua bicicletta. È scandaloso quello che è successo quel giorno” disse senza fare tuttavua il nome di Cancellara.
TEORIA BUFALINO - Il giornalista italiano Michele Bufalino nel 2010 porta alla luce la vicenda delle bici truccate e collabora con la giustizia italiana nell’inchiesta aperta dal PM Guariniello. Scrive “La bici dopata”, che esce nella primavera del 2011. Secondo la sua teoria Cancellara avrebbe imbrogliato grazie ad una bicicletta dotata di un motorino. Nel suo libro disse fra le altre cose che “alla Roubaix, dopo aver risposto con uno scatto, Cancellara parte in progressione quasi innaturale, senza alzarsi sui pedali. Successivamente si trova con Leukemans in fuga e a questo punto abbassa molto rapidamente la mano con un movimento secco, con il dito indice e il medio, premendo qualcosa sotto le leve del cambio e del freno, cosa mostrata al rallentatore. I movimenti sono due. Il cambio non scatta del tutto e subito dopo viene premuto qualcosa sotto lo stesso. La progressione di Cancellara è impressionante: in meno di tre secondi infligge oltre duecento metri di distacco a Leukemans. Nota bene: il cambio di Cancellara non ha pulsanti al di fuori della leva. Una domanda sorge spontanea: cosa avrà premuto Fabian? Si tratta del cambio?”.
CONCLUSIONE – Tanto chiasso per nulla, scrisse la Gazzetta dello Sport sul caso Cancellara - bici truccata. Contro lo svizzero non sono mai state portate delle prove concrete o schiaccianti. Ma il dubbio resta, anche perché un modello di quella famosa due ruote venne provata da un ex addetto ai lavori qualche anno dopo lo scandalo. “Me la prestò un fornitore che l’aveva messa a disposizione alle grandi squadre del ciclismo internazionale” disse ad un quotidiano svizzero senza precisare il nome dei team che ne avevano fatto uso.
ARNO LUPI