Svizzera, 24 aprile 2022
Aveva aggredito un impiegato di un McDonald's con una motosega, la sua pena viene ridotta
La vicenda aveva avuto inizio nel 2007. La filiale McDonald's di Dielsdorf (ZH) era stata presa di mira da un gruppo di teppisti incappucciati. Verso mezzanotte avevano attaccato il ristorante bussando sul retro dell'edificio. Un impiegato angolano di 36 anni che stava facendo le pulizie ha aperto loro la porta. Gli aggressori lo hanno poi ferito gravemente, in particolare alle braccia e alla testa. Volevano che la vittima desse loro i soldi della cassa, a cui però il malcapitato non aveva accesso. Ci è voluto poi più di un decennio perchè gli inquirenti riuscissero a risalire agli autori del tentato furto. Avevano intercettato la telefonata di un giovane di Zurigo che parlava del crimine che aveva commesso quando aveva 15 anni con il suo patrigno.
Nell'ottobre 2018, i due sospetti sono stati poi arrestati. Per il giovane, essendo minorenne al momento del crimine, il termine di prescrizione era scaduto e non era quindi processabile. Ma il 41enne patrigno ha dovuto rispondere delle sue azioni davanti al tribunale distrettuale di Dielsdorf.
Il giudice lo ha condannato a otto anni di prigione per tentato stupro, trattamento crudele e pericolo di vita. Venerdì, l'ufficio del procuratore ha fatto ricorso e il caso è stato portato davanti al Tribunale supremo di Zurigo.
Davanti al nuovo giudice, l'uomo, che ora ha 44 anni, sostiene di essere estraneo ai fatti. "Sono innocente e chiedo l'assoluzione". Accusa suo genero di essere un "noto bugiardo". Poiché l'atto è stato commesso nel 2007, il procuratore ha chiesto una pena di 15 anni di reclusione. Per il difensore dell'imputato, il genero ha accusato falsamente il suocero e ha chiesto l'assoluzione del suo cliente.
Per il tribunale, la pena pronunciata in prima istanza dovrebbe essere meno severa, a causa del lungo periodo trascorso dai fatti. Ma i fatti descritti dal genero non potevano essere inventati, ha detto il giudice. Il colpevole è stato quindi condannato a 6,5 anni di reclusione in seconda istanza, 18 mesi in meno rispetto alla prima sentenza.