Come parte di un progetto di revisione della legge sugli stranieri e l'integrazione, il Consiglio federale vuole ridurre l'assistenza sociale per i cittadini di paesi terzi (quindi di paesi al di fuori dell'Unione europea). Il progetto propone che "durante i primi tre anni dopo la concessione di un permesso di soggiorno di breve durata o di un permesso di soggiorno, l'importo dell'assistenza sociale sia inferiore a quello applicato alla popolazione indigena".
Il progetto, che viene dal Dipartimento di Giustizia e Polizia di Karin Keller-Sutter, è in fase di consultazione fino al 3 maggio e sarà successivamente sottoposto
Il progetto, che viene dal Dipartimento di Giustizia e Polizia di Karin Keller-Sutter, è in fase di consultazione fino al 3 maggio e sarà successivamente sottoposto
al Parlamento, che deciderà in merito.
Questa proposta ha suscitato le critiche dell'Organizzazione svizzera di soccorso operaio (SOS). Caroline Morel, responsabile del segretariato nazionale dell'organizzazione, ha spiegato ai media svizzerotedeschi: "Nell'assistenza sociale, l'importo delle prestazioni di sostegno è calcolato in base al bisogno e non in base alla durata del soggiorno in Svizzera. Una riduzione dell'assistenza sociale ostacola una reale integrazione sociale e professionale. È già chiaro che questi tagli colpiranno soprattutto le persone vulnerabili come i bambini, le persone con bisogni speciali e le donne".
Questa proposta ha suscitato le critiche dell'Organizzazione svizzera di soccorso operaio (SOS). Caroline Morel, responsabile del segretariato nazionale dell'organizzazione, ha spiegato ai media svizzerotedeschi: "Nell'assistenza sociale, l'importo delle prestazioni di sostegno è calcolato in base al bisogno e non in base alla durata del soggiorno in Svizzera. Una riduzione dell'assistenza sociale ostacola una reale integrazione sociale e professionale. È già chiaro che questi tagli colpiranno soprattutto le persone vulnerabili come i bambini, le persone con bisogni speciali e le donne".