LUGANO – Durante lo scorso weekend, dopo una lunga malattia, Mino Raiola è venuto a mancare all’età di 54 anni. Lui che del calciomercato era praticamente il re. Lui che sotto la sua ala protettrice aveva giocatori di immenso valore, come Haaland, Donnarumma, Pogba, Balotelli e non solo. Lui che lottava ogni estate per i suoi assistiti per fargli ottenere l’ingaggio migliore. Lui che nel 2015 stava entrando, e sicuramente non l’avrebbe fatto in punta di piedi, nel calcio ticinese. Sì perché Mino Raiola, gli appassionati bianconero se lo ricorderanno, proprio dopo la conquista della promozione in Super League da parte del Lugano, voleva acquistare insieme a Pablo Bentancur il 60% delle azioni luganesi dalle mani di Angelo Renzetti.
L’accoppiata Bentancur-Raiola offrì 4,5 milioni di franchi al “pres” per la sua quota del pacchetto azionario. Il restante 40% era già nelle mani di Bentancur: l’obiettivo era chiaro, ovvero portare a Lugano, facendoli crescere e maturare, alcuni giovani talenti che facevano parte della “scuderia” dei due procuratori. Lugano, quasi sicuramente, sarebbe diventato una specie di porto di mare, con giocatori che, giunti sulle rive del Ceresio giovani e inesperti, sarebbero poi stati venduti a peso d’oro una volta maturati e diventati dei possibili campioncini.
Renzetti, dopo qualche giorno di riflessione, in cui messe subissato di telefonate anche da parte di noi giornalisti, decise di rifiutare e di godersi fino in fondo l’esperienza della Super League. A conti fatti, visti i risultati ottenuti con tanto di doppia esperienza in Europa League, fece benissimo… ma chissà come sarebbe andata a finire se la trattativa fosse andata in porto.
Ma la voglia dei due di entrare nel calcio svizzero non è mai scemata nel corso degli anni e, in caso di promozione in Challenge League, non era da escludere che ci avrebbero provato col Bellinzona. Ma questa, dopo la tragica fine di Raiola, resterà soltanto un’idea, un sogno e un’ambizione…