LOCARNO - In Ticino il mondo del calcio sta vivendo profondi cambiamenti, Epocali, diremmo. A Lugano dopo l’era Renzetti, un anno fa si è aperta una nuova stagione con l’avvento del gruppo facente capo a Joe Mansueto, imprenditore americano. I risultati sono stati buonissimi: quarto posto a sorpresa in campionato e vittoria in Coppa Svizzera con un tecnico ticinese, Mattia Croci Torti. A Bellinzona, terminato il lungo periodo nel calcio periferico, il club è finalmente approdato in Challenge League, torneo dal quale mancava dal 2013, anno del fallimento targato Giulini.
Un ritorno in auge dovuto soprattutto agli investimenti pesanti del procuratore sudamericano Pablo Bentancur, patron dei granata anche se ufficialmente non figura in organico. Un agente non può essere dirigente, lo dice la FIFA. Al suo fianco c’è Gabriele Gilardi, ex direttore sportivo del Locarno nonché avvocato di Don Pablo, la cui presenza sotto i Castelli non è molto apprezzata dai tifosi granata. Da Chiasso, per il momento, non arrivano notizie concrete anche se la presenza di Ninni Corda nel gruppo dirigente fa venire i brividi visti i suoi presidenti. Inoltre: la partecipazione del Paradiso alle finali di ascesa in Prima Lega Promotion ha certamente costituito una clamorosa sorpresa: stiamo parlando di una piccola società retta da un presidente entusiasta ed appassionato quale Antonio Caggiano, le cui competenze e le cui conoscenze sono da calcio d’elite. E poi, infine, c’è il Locarno: retrocesso a tavolino in Quinta Lega nel 2018, dopo il fallimento della cordata Nicora, il club sopracenerino sta vivendo in questi ultimi mesi momenti di grande euforia, grazie alla promozione in Seconda Lega Regionale, primo obiettivo da raggiungere nel minor tempo possibile. Detto fatto: in 4 anni, i verbanesi hanno centrato tre promozioni.
Non ci fosse stato il Covid probabilmente oggi sarebbero già in Seconda Elite. La società ha le idee in chiaro: vuole arrivare in Prima Classic al più presto. Poi, a bocce ferme, farà le valutazioni del caso per capire quale potrebbe essere il suo ruolo nel calcio svizzero. Intanto però sulle rive del Verbano non si lascia nulla di intentato, anche perché da qualche tempo a questa parte, al fianco del Locarno agisce un preziosissimo alleato: Angelo Renzetti. L’ex presidente bianconero non ha mai nascosto di voler aiutare la società nella quale è cresciuto. Ora è arrivato il momento e lui mantiene fede alla sua promessa! “Non faccio parte del club – ci ha detto al telefono – Lo sostengo esternamente”. Una posizione chiara. Di certo, le sue conoscenze saranno fondamentali per allestire una squadra in grado di lottare subito per la promozione. Affaire à suivre.