Mondo, 21 giugno 2022
La Prima ministra francese dà le dimissioni, ma Macron le respinge
Tira aria di crisi nel governo francese. A pochi giorni dalle elezioni legislative che hanno sancito la fine della maggioranza assoluta del partito di Emmanuel Macron nell'Assemblea Nazionale, la Prima ministra Elisabeth Borne ha presentato le sue dimissioni. Il presidente Macron le ha però respinte, "affinché il governo possa rimanere in carica e agire in questi giorni", ha annunciato l'Eliseo martedì mattina.
In merito ai nuovi equilibri nel Parlamento francese il capo di Stato condurrà "le necessarie consultazioni politiche (...) per individuare le soluzioni costruttive che possono essere previste per servire i francesi", ha dichiarato la presidenza, prima di una serie di incontri
con i leader dei partiti martedì e mercoledì all'Eliseo.
Elisabetta Borne incontrerà l'intero governo martedì nel primo pomeriggio, ha dichiarato il suo entourage. La coalizione liberale centrista, che finora godeva di una comoda maggioranza assoluta (fissata a 289 deputati) durante il primo mandato quinquennale di Emmanuel Macron, ha solo 245 seggi su 577 dopo le elezioni legislative di domenica scorsa.
Il resto dell'emiciclo è principalmente diviso tra la destra di Marine Le Pen, che ha sfondato senza precedenti con 89 deputati, la sinistra unita dietro la guida Jean-Luc Mélenchon (almeno 150 deputati) e la destra classica, con circa 60 candidati.