La questione dell'acquisto dei caccia F-35 ha anche risvolti diplomatici. Essa sarà infatti discussa durante l'incontro tra Karin Keller-Sutter ed Emmanuel Macron, martedì 1° luglio a Parigi. Questo mentre si accumulano cattive notizie sul prezzo futuro addebitato alla Svizzera da Lockheed Martin per i 36 F-35 acquisiti dalla Confederazione nel giugno 2021. "Gli svizzeri credevano di acquistare, con gli F-35, un'assicurazione sulla vita americana per la loro sicurezza aerea. "Benvenuti nel nuovo mondo delle false promesse dell'industria della difesa 'Made in USA'", ironizza un ex ambasciatore francese in Svizzera.
Un'altra voce che si è fatta sentire a Parigi, negli ambienti geopolitici, è quella del ricercatore Bruno Tertrais, che si è espresso sul social network X sui problemi di equipaggiamento e fatturazione previsti per gli F-35, che dovrebbero essere consegnati all'esercito svizzero tra il 2027 e il 2030: "Non sono noto per essere un accanito antiamericano, ma questa patetica vicenda dovrebbe servire da lezione agli europei", ha scritto. Disprezzo, frode o entrambi: il risultato è lo stesso. Buona fortuna a coloro – sono ancora tanti – che credono ancora che comprare americano sia una garanzia di sicurezza. Quanto a coloro che ammiccano a Trump, saranno mangiati per ultimi."
Keller-Sutter dovrà quindi confermare a Emmanuel Macron, nel corso di un'ora di incontro ufficiale all'Eliseo che l'acquisto dei F-35 sarà mantenuto e che la Svizzera non considera altre alternative, come sperano i francesi. Parigi infatti prese molto male la decisione di acquistare gli americani invece dei caccia francesi Rafale e qualcuno, in Francia, spera che il susseguirsi di problemi e aumenti di prezzi spingano il Consiglio federale a rinunciare del tutto ai caccia made in USA.