"Oggi io e molti colleghi lasciamo il Movimento 5 Stelle. Lasciamo quella che domani non sarà più la forza più grande in Parlamento", ha detto il ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio. Il M5S è il primo partito del Parlamento italiano dalle elezioni politiche del 2018.
L'allontanamento fa seguito a contrasti con l'ex primo ministro e attuale presidente del partito Giuseppe Conte. Le tensioni sono arrivate al culmine domenica, quando Di Maio ha chiesto al suo partito di smettere di criticare il governo per la guerra in Ucraina, compreso l'invio di armi per aiutare Kiev a combattere le truppe russe.
Di Maio, che aveva lui stesso guidato il M5S tra il 2017 e il 2020, sta lanciando un nuovo partito politico chiamato "Insieme per il futuro". Secondo i media italiani, 60 parlamentari del M5S avrebbero già accettato di farne parte.
Con la scissione di Di Maio il Movimento cinque stelle non è più il primo gruppo in Parlamento. Come ha sottolineato lo stesso ministro degli Esteri nel corso della conferenza stampa in cui annunciava la sua uscita dal Movimento e la formazione di nuovi gruppi parlamentari.
Anche se i numeri non sono definitivi, secondo un calcolo dell'agenzia stampa adkronos, la conseguenza è che il gruppo più consistente nel Parlamento italiano sarà la Lega con 132 membri. Discorso non molto diverso al Senato dove il M5s contava 72 senatori che senza gli 11 fuorisciti diventano 61, esattamente gli stessi della Lega.