PECHINO (Cina) – Un caldo mai visto e mai vissuto prima. C’è chi ricorda la torrida estate del 2003 alle nostre latitudini, chi la canicola del 2019, ma è innegabile che gli ultimi due mesi vissuti sono stati assolutamente incredibili per il caldo costante e incessante col quale abbiamo dovuto fare i conti. Non piove, se non a sprazzi, da settimane e il livello dei nostri fiumi preoccupa sempre più: diversi comuni stanno invitando i cittadini a parzializzare, o quantomeno, a non sprecare l’acqua e il rischio siccità si fa sempre più grande.
Anche la Cina sta vivendo una delle estati più calde di sempre e il Governo in questi giorni ha invitato decine di milioni di persone a stare a casa. Nelle province orientali di Zhejiand e Fujian si sono toccati i 41 °C, facendo registrare i massimi storici. Il servizio meteorologico nazionale ha anche comunicato che le persone nelle aree sottoposte ad allerta rossa per il caldo sono hanno ricevuto l’ordine di “cessare tutte le attività all’aperto e di prestare attenzione alla prevenzione degli incendi”.
La rete elettrica, inoltre, sta risentendo della domanda di aria condizionata, con le grandi centrali elettrice che hanno generato una capacità record a metà luglio. Alcune amministrazioni locali hanno spento i lampioni e hanno aumentato le tariffe elettriche per il periodo di picco per le fabbriche.