LONDRA (Gbr) – Saranno 12 giorni di lutto per la Gran Bretagna. Saranno 12 giorni durante i quali il Regno, oltre a salutare il Principe Carlo come nuovo Re, si prepara a dare l’ultimo saluto a una donna che non è stata solo la Regina per 70 anni, ma è stata anche un simbolo, un emblema, un’icona del Paese (e non soltanto) riconosciuto in tutto il mondo.
La Regina Elisabetta è spirata ieri nel suo castello di Balmoral: al suo capezzale, come ovvio che sia, si è radunata tutta la famiglia reale. In quell’immagine, però, è racchiuso tutto un Paese, tutto un Regno che da quel momento si è fermato – iconicamente davanti al suo letto di morte – e che ora dovrà affrontare alcuni cambiamenti che, seppur previsti da tempo, vista l’età della Regina, saranno davvero importanti.
Nella giornata di ieri, una volta che la notizia della sua morte è stata ufficializzata, anche il mondo dello sport ha voluto dedicarle un ultimo pensiero. Tantissimi sono stati infatti i messaggi di cordoglio a lei dedicati, per ricordare la monarca più longeva della storia. L’account twitter di Wimbledon, così come quello della Premier League si sono tinti di nero, in segno di lutto, mentre alcuni personaggi sportivi famosi, tra cui Roger Federer e Pelé hanno voluto ricordarla.
Poco prima del calcio d’inizio di Zurigo-Arsenal, allo stadio di San Gallo, si è tenuto un minuto di raccoglimento. Ancora più toccante il “God save the Queen”, intonato volontariamente dai tifosi del West Ham al momento dell’inizio della partita di Conference League disputata contro la Steaua Bucarest.