All'indomani della conferenza stampa del DECS sull'arresto del direttore di scuola media, la Conferenza cantonale dei genitori lancia la proposta di creare uno sportello dedicato ai genitori. Il presidente Pierfranco Longo ha spiegato a La Regione che "per un genitore insoddisfatto dal dialogo con la scuola del figlio, intraprendere la via della comunicazione con la Direzione del Decs oggi spesso è una scelta carica di preoccupazioni, perché non si vuole rischiare di compromettere ulteriormente la collaborazione con l’istituto che il figlio dovrà continuare a frequentare. Questi timori non dovrebbero pesare su un genitore, ma spesso è cosi. Un passo possibile, per avviare una cultura di maggior trasparenza e apertura nella gestione delle problematiche tra istituti, genitori e la Divisione della scuola, potrebbe essere quella di aprire uno sportello unico dedicato ai genitori".
"Questo – continua – consentirebbe al Dipartimento di avere conoscenza dei problemi senza filtri". La "comunità è molto scossa per quanto accaduto. È necessario apportare delle modifiche per ridurre drasticamente il rischio che si ripetano situazioni simili. Va ricordato – aggiunge Longo – che i genitori sono obbligati ad affidare i figli alla scuola tutti i giorni, e proseguire i propri impegni professionali e famigliari senza sosta per un lungo ciclo della loro vita. I genitori non frequentano l’istituto, non ne fanno parte quotidianamente come il corpo docenti che vi lavora, salvo che nei rari momenti d’incontro assembleare o negli ancora più rari casi di attivismo nei comitati di istituto". E ancora: "Ciò che è successo deve ricordare a noi genitori di mantenere un dialogo continuo con i propri figli".
"Questo – continua – consentirebbe al Dipartimento di avere conoscenza dei problemi senza filtri". La "comunità è molto scossa per quanto accaduto. È necessario apportare delle modifiche per ridurre drasticamente il rischio che si ripetano situazioni simili. Va ricordato – aggiunge Longo – che i genitori sono obbligati ad affidare i figli alla scuola tutti i giorni, e proseguire i propri impegni professionali e famigliari senza sosta per un lungo ciclo della loro vita. I genitori non frequentano l’istituto, non ne fanno parte quotidianamente come il corpo docenti che vi lavora, salvo che nei rari momenti d’incontro assembleare o negli ancora più rari casi di attivismo nei comitati di istituto". E ancora: "Ciò che è successo deve ricordare a noi genitori di mantenere un dialogo continuo con i propri figli".