Per la sua partecipazione alla rapina di un furgone portavalori a Mont-sur-Lausanne, nel canton Vaud, nel giugno 2019, un cittadino algerino si è visto confermare giovedì dal tribunale cantonale la condanna a 11 anni di carcere inflitta in prima istanza. Una volta scontata la pena, sarà inoltre espulso dalla Svizzera per 15 anni.
Vi sarà tuttavia un ulteriore ricorso, in quanto l'avvocato dell'imputato intende portare il caso davanti al Tribunale federale. "Senza minimizzare i fatti, ma considerando il grado di gravità di questa rapina, che non ha provocato feriti, non dovremmo avere una condanna a due cifre", ritiene l'avvocato, commentando la sentenza alla stampa romanda.
Ha ricordato che questa rapina è l'ultima di una serie e che per arginare il fenomeno era stata modificata la legge cantonale sul denaro contante in transito. E ha aggiunto: "Non dobbiamo punire, attraverso il mio cliente, tutti gli altri rapinatori di furgoni che non sono stati arrestati", ha insistito il magistrato.
Vi sarà tuttavia un ulteriore ricorso, in quanto l'avvocato dell'imputato intende portare il caso davanti al Tribunale federale. "Senza minimizzare i fatti, ma considerando il grado di gravità di questa rapina, che non ha provocato feriti, non dovremmo avere una condanna a due cifre", ritiene l'avvocato, commentando la sentenza alla stampa romanda.
Ha ricordato che questa rapina è l'ultima di una serie e che per arginare il fenomeno era stata modificata la legge cantonale sul denaro contante in transito. E ha aggiunto: "Non dobbiamo punire, attraverso il mio cliente, tutti gli altri rapinatori di furgoni che non sono stati arrestati", ha insistito il magistrato.