Il 5 aprile 2020, una famiglia aveva fatto una macabra scoperta nel canton Argovia. In una grotta del Bruggerberg, una montagna sopra Brugg, avevano trovato il corpo di un giovane 24enne, scomparso da un anno. Il malcapitato era stato sepolto vivo.
Il presunto assassino è un sua conoscenza di 23 anni, compare questa settimana davanti al Tribunale distrettuale di Brugg con l'accusa di aver ucciso il 24enne. Rischia 16 anni e quattro mesi dietro le sbarre. Secondo l'accusa, avrebbe già confessato i fatti.
Come riporta il Blick, l'autore e la vittima erano amici e facevano escursioni insieme. Secondo quanto si legge nell'atto di accusa, il presunto omicida era a beneficio dell'AI e era geloso dell'amico perché aveva un lavoro e poteva permettersi di più. Ha rivelato che avrebbe voluto che la sua vittima fosse "incasinata" come lui.
Il presunto autori avrebbe così iniziato a tormentare la sua futura vittima. Per farlo, gli avrebbe proposto di partecipare a varie "sfide" e avrebbe minacciato di interrompere ogni contatto con lui se non avesse giocato.
La sfida fatale del 7 aprile 2019 consisteva nell'entrare nella grotta di Bruggerberg. Secondo l'accusa l'autore ha poi fatto rotolare una pietra di 60 kg davanti alla piccola apertura della grotta. La vittima è stata presa dal panico e ha implorato il suo "amico" di lasciarlo vivere. Ma l'accusato ha continuato a scaricare materiale davanti all'ingresso. Finché non sentì più alcun rumore.
In seguito l'omicida ha acceso un fuoco davanti alla grotta e si è fatto una grigliata. La vittima è così morta per congelamento nel giro di un giorno: la temperatura massima nella buca in cui era intrappolato era di 8,7 gradi.
Il presunto assassino è un sua conoscenza di 23 anni, compare questa settimana davanti al Tribunale distrettuale di Brugg con l'accusa di aver ucciso il 24enne. Rischia 16 anni e quattro mesi dietro le sbarre. Secondo l'accusa, avrebbe già confessato i fatti.
Come riporta il Blick, l'autore e la vittima erano amici e facevano escursioni insieme. Secondo quanto si legge nell'atto di accusa, il presunto omicida era a beneficio dell'AI e era geloso dell'amico perché aveva un lavoro e poteva permettersi di più. Ha rivelato che avrebbe voluto che la sua vittima fosse "incasinata" come lui.
Il presunto autori avrebbe così iniziato a tormentare la sua futura vittima. Per farlo, gli avrebbe proposto di partecipare a varie "sfide" e avrebbe minacciato di interrompere ogni contatto con lui se non avesse giocato.
La sfida fatale del 7 aprile 2019 consisteva nell'entrare nella grotta di Bruggerberg. Secondo l'accusa l'autore ha poi fatto rotolare una pietra di 60 kg davanti alla piccola apertura della grotta. La vittima è stata presa dal panico e ha implorato il suo "amico" di lasciarlo vivere. Ma l'accusato ha continuato a scaricare materiale davanti all'ingresso. Finché non sentì più alcun rumore.
In seguito l'omicida ha acceso un fuoco davanti alla grotta e si è fatto una grigliata. La vittima è così morta per congelamento nel giro di un giorno: la temperatura massima nella buca in cui era intrappolato era di 8,7 gradi.