La fuga su una pianta e il rischio di finire in un burrone: una 49enne bleniese qualche giorno fa ha vissuto una terribile esperienza, inseguita e messa in pericolo da tre maremmani che volevano proteggere il loro gregge. La protagonista della disavventura stava camminando col suo barboncino sul sentiero che porta al Pian Geirett quando i tre cani, che hanno il compito di difendere le pecore dai lupi, l'hanno percepita come un elemento di disturbo. E da lì è iniziato l'incubo. La signora l'ha raccontato a La Regione, spiegando di conoscere la zona e dunque anche come tenere a distanza gli animali: ma questa volta non è bastato. "Abbaiando ininterrottamente m’inseguono finché mi vedo costretta a trovare riparo arrampicandomi sul ramo di un albero".
Spaventata, ha chiamato il marito sul cellulare, pregandolo di venire in suo soccorso. L'uomo era in zona per dei lavori e si è recato immediatamente sul posto. Ma l'incubo non è finito. "Vedendo l’auto in lontananza prendo coraggio, scendo dalla pianta e cerco una via di fuga approfittando del fatto che due maremmani nel frattempo si allontanano un pochino, mentre il terzo rimane ad abbaiare a un metro di distanza", racconta la signora. Che a questo punto si è spinta a valle, cercando un punto dove credo di trovare la parte sottostante del sentiero o la strada. Improvvisamente, invece, si è trovata sul bordo di un burrone e ha dovuto attendere ancora mezz'ora prima di riuscire a neutralizzare il terzo cane e tornare dal marito. Il proprietario dei tre cani si è scusato con lei, che si era sfogata su Instagram, preoccupandosi però secondo la donna più del comportamento dei cani che di lei. "Mi ha assicurato che, limitandosi ad abbaiare, i suoi tre maremmani non mi avrebbero fatto nulla. Evidentemente non si rende conto".
A quanto pare inoltre lui non era presente: ha detto di essersi assentato dal mattino del giorno in cui è accaduto il fatto ma secondo informazioni della malcapitata non c'era da giorni, lasciando le greggi sole coi cani, che le devono difendere dai lupi. Un'esigenza nata a causa delle numerosi predazioni. Quest'anno il lupo è molto presente anche in Ticino, tanto che da tempo si discute di una soluzione, senza riuscire di fatto a trovarla. I cani sono una delle poche protezioni per le greggi, ma certamente comportamenti come quello di Ghirone lasciano qualche paura.
Spaventata, ha chiamato il marito sul cellulare, pregandolo di venire in suo soccorso. L'uomo era in zona per dei lavori e si è recato immediatamente sul posto. Ma l'incubo non è finito. "Vedendo l’auto in lontananza prendo coraggio, scendo dalla pianta e cerco una via di fuga approfittando del fatto che due maremmani nel frattempo si allontanano un pochino, mentre il terzo rimane ad abbaiare a un metro di distanza", racconta la signora. Che a questo punto si è spinta a valle, cercando un punto dove credo di trovare la parte sottostante del sentiero o la strada. Improvvisamente, invece, si è trovata sul bordo di un burrone e ha dovuto attendere ancora mezz'ora prima di riuscire a neutralizzare il terzo cane e tornare dal marito. Il proprietario dei tre cani si è scusato con lei, che si era sfogata su Instagram, preoccupandosi però secondo la donna più del comportamento dei cani che di lei. "Mi ha assicurato che, limitandosi ad abbaiare, i suoi tre maremmani non mi avrebbero fatto nulla. Evidentemente non si rende conto".
A quanto pare inoltre lui non era presente: ha detto di essersi assentato dal mattino del giorno in cui è accaduto il fatto ma secondo informazioni della malcapitata non c'era da giorni, lasciando le greggi sole coi cani, che le devono difendere dai lupi. Un'esigenza nata a causa delle numerosi predazioni. Quest'anno il lupo è molto presente anche in Ticino, tanto che da tempo si discute di una soluzione, senza riuscire di fatto a trovarla. I cani sono una delle poche protezioni per le greggi, ma certamente comportamenti come quello di Ghirone lasciano qualche paura.