Il servizio civile e la protezione civile dovrebbero essere fusi immediatamente in un'unica unità organizzativa. Questo è ciò che chiede la Commissione per la politica di sicurezza nazionale con 12 voti favorevoli e 8 contrari che ha presentato una mozione in tal senso. La nuova unità verrebbe raggruppata all'interno del Dipartimento della Difesa, in accordo con i Cantoni.
La maggioranza è preoccupata per i problemi di organico della Protezione civile (PC) e ritiene che sia "urgente agire". La maggioranza ha affermato che minacce come disastri climatici, pandemie, attacchi informatici e interruzioni di corrente stanno aumentando di intensità.
La commissione rileva inoltre che il Consiglio federale ha già deciso di perseguire l'idea di fondere le due unità per risolvere il problema della mancanza di personale della PC. Ma a differenza del governo, che si è dato due anni per esaminare questa opzione, la commissione si rifiuta di rimandare. "Considerata l'urgenza della situazione, ritiene che sia necessario un intervento immediato, pur rilevando che la funzione pubblica dispone di risorse umane sufficienti”.
Una minoranza avrebbe preferito attenersi al calendario del governo. Ritiene che una decisione possa essere presa solo "quando saranno disponibili i risultati dell'esame del Consiglio federale". In effetti, una fusione tra il servizio civile e la PC è "un'impresa complessa che avrebbe ripercussioni importanti, in particolare per i cantoni", sottolinea il documento. Inoltre, spetta al governo decidere a quale dipartimento assegnare la nuova organizzazione, insiste la minoranza.
La maggioranza è preoccupata per i problemi di organico della Protezione civile (PC) e ritiene che sia "urgente agire". La maggioranza ha affermato che minacce come disastri climatici, pandemie, attacchi informatici e interruzioni di corrente stanno aumentando di intensità.
La commissione rileva inoltre che il Consiglio federale ha già deciso di perseguire l'idea di fondere le due unità per risolvere il problema della mancanza di personale della PC. Ma a differenza del governo, che si è dato due anni per esaminare questa opzione, la commissione si rifiuta di rimandare. "Considerata l'urgenza della situazione, ritiene che sia necessario un intervento immediato, pur rilevando che la funzione pubblica dispone di risorse umane sufficienti”.
Una minoranza avrebbe preferito attenersi al calendario del governo. Ritiene che una decisione possa essere presa solo "quando saranno disponibili i risultati dell'esame del Consiglio federale". In effetti, una fusione tra il servizio civile e la PC è "un'impresa complessa che avrebbe ripercussioni importanti, in particolare per i cantoni", sottolinea il documento. Inoltre, spetta al governo decidere a quale dipartimento assegnare la nuova organizzazione, insiste la minoranza.