Opinioni, 19 gennaio 2023

Ottimismo e positività per affrontare le difficili sfide che ci aspettano

Buon anno a tutti voi, nella speranza che questo 2023 possa permetterci di vedere sia la fine del conflitto ucraino come degli altri oltre 50 conflitti aperti nel mondo e permetterci di vivere con più ottimismo e positività.

Ci eravamo lasciati poco prima della fine dell’anno con una mia opinione dove esponevo le grandi sfide che ci attendevano quest’anno, ed in particolare al concreto aumento dei costi per le famiglie e il ceto medio. Dapprima il rincaro dei carburanti e dell’olio da riscaldamento, poi l’aumento record dei premi della cassa malati e delle altre assicurazioni e per finire la stangata sulle bollette dell’elettricità e del gas. Questi rincari sono stati tutti improvvisi e non preventivabili, anche se taluni giustificati con la guerra in corso, ma poi scesi a costi inferiori e di conseguenza solo speculativi.

Secondo un recente sondaggio, oltre un quarto degli intervistati in Svizzera, si aspetta un peggioramento della propria situazione finanziaria proprio grazie a quanto descritto prima. Sono soprattutto le classi che percepiscono un reddito basso ad avere maggiori preoccupazioni. Ben quasi il 50% dei lavoratori con salari bassi afferma di fare attenzione a ogni centesimo e conterrà le proprie spese per pagare le proprie fatture.



Quello che preoccupa di più sono i rincari della cassa malati e il possibile aumento dei prezzi degli affitti e delle ipoteche e questi dati sono confermati anche dalle recenti notizie. Purtroppo, queste news non sono per nulla confortanti, perché se le persone decidono di non spendere più soldi per beni e servizi, significa avere delle serie ripercussioni sul nostro circuito economico che a sua volta poi ricade sulle finanze pubbliche (meno entrate).

In Ticino si stima che un terzo della popolazione avrà circa 2200 CHF in meno nel borsello, il che vuol dire in base agli abitanti del cantone ca. 260 mio. di CHF di economia in circolo in meno. Questo “ammanco” nel circuito economico dovrà forse essere compensato dal sistema sociale? Non è sostenibile.

In conclusione visto la campagna elettorale in corso, i futuri eletti dovranno chinarsi su dei problemi che dal dopoguerra è la prima volta che andranno risolti in modo così grande sia per la quantità che per la tempistica. E io sono pronto ad affrontarli perché sto analizzando un paio di proposte.

Andrea Sanvido
Candidato al gran consiglio per la Lega


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