Alberto: facciamo un passo indietro e torniamo un attimo ai Mondiali qatarioti.
Siamo partiti ben col Camerun e ci siamo confermati, pur perdendo, contro il favoritissimo Brasile. Poi mi sono entusiasmato durante la partita contro i serbi: una prestazione tutta cuore, carattere e concretezza. Una Svizzera davvero solida, che lasciava ben sperare per gli ottavi di finale. A quel punto, però, come spesso è successo in passato, non siamo stati capaci a gestire le emozioni e contro il Portogallo abbiamo rimediato una sconfitta pesantissima. Inaccettabile, vergognosa. A livello di bilancio, tuttavia, non va dimenticato quello che abbiamo fatto nel girone più difficile delle eliminatorie.
Si riparte ancora da Murat Yakin che, malgrado ilkappaò incassato dai lusitani, non ha subito la gogna mediatica come per esempio era successo a Vlado Petkovic dopo i Mondialidi Russia.
Yakin è un commissario tecnico capace ed empatico, che non ha preconcetti tattici. E questo gli ha fatto guadagnare “punti”. Ha ammesso gli errori commessi ai Mondiali (suoi e dei giocatori) e ha subito voltato pagina. Credo di poter dire che siamo in mano sicure.
Sabato si riparte con Bielorussia-Svizzera. A Novi Sad, in Serbia.
Non è certo il miglior posto per giocare, visto che il pubblico serbo presente non tiferà certamente per noi. Comunque: noi dovremo fare la Svizzera e credo che la Bielorussia ci sia inferiore, anche se avrà il sostegno del pubblico di Novi Sad.
Sulla carta è un girone facile.
Non c’è più nulla di facile nel calcio moderno. Ma mentirei se dicessi che sono preoccupato dalla concorrenza: questo è un girone abbordabile. Il livello delle nostre avversarie non mi sembra granché. Sulla carta l’unica squadra veramente temibile mi sembra la Romania, che però non è la Romania dei tempi d’oro. Se non sbaglio non si qualifica ad una rassegna internazionale da parecchi anni.
Quindi?
Passano le prime due e quindi non credo che ci faremo sorprendere. Con tutto il rispetto dei nostri rivali, la Svizzera ha pescato molto bene dall’urna. E poi dobbiamo confermare il nostro status di nazionale emergente degli ultimi due decenni. Dal 2004, fra Europei e Mondiali, abbiamo mancato soltanto l’accesso ai Mondiali del Sudafrica. Qualcosa vorrà pur dire.
Si aspetta novità per la sfida contro la Bielorussia?
Non credo che sarà questo il momento degli esperimenti o dei volti nuovi. Yakin conta sul suo gruppo storico. A me non sarebbe spiaciuto, semmai, la convocazione di Michael Frey, neo acquisto dello Schalke 04 dopo aver fatto le fortune dei club belgi del Beveren e dell’ Anversa.
M.A.
Sabato si riparte con Bielorussia-Svizzera. A Novi Sad, in Serbia.
Non è certo il miglior posto per giocare, visto che il pubblico serbo presente non tiferà certamente per noi. Comunque: noi dovremo fare la Svizzera e credo che la Bielorussia ci sia inferiore, anche se avrà il sostegno del pubblico di Novi Sad.
Sulla carta è un girone facile.
Non c’è più nulla di facile nel calcio moderno. Ma mentirei se dicessi che sono preoccupato dalla concorrenza: questo è un girone abbordabile. Il livello delle nostre avversarie non mi sembra granché. Sulla carta l’unica squadra veramente temibile mi sembra la Romania, che però non è la Romania dei tempi d’oro. Se non sbaglio non si qualifica ad una rassegna internazionale da parecchi anni.
Quindi?
Passano le prime due e quindi non credo che ci faremo sorprendere. Con tutto il rispetto dei nostri rivali, la Svizzera ha pescato molto bene dall’urna. E poi dobbiamo confermare il nostro status di nazionale emergente degli ultimi due decenni. Dal 2004, fra Europei e Mondiali, abbiamo mancato soltanto l’accesso ai Mondiali del Sudafrica. Qualcosa vorrà pur dire.
Si aspetta novità per la sfida contro la Bielorussia?
Non credo che sarà questo il momento degli esperimenti o dei volti nuovi. Yakin conta sul suo gruppo storico. A me non sarebbe spiaciuto, semmai, la convocazione di Michael Frey, neo acquisto dello Schalke 04 dopo aver fatto le fortune dei club belgi del Beveren e dell’ Anversa.
M.A.