Magazine, 24 marzo 2023

Punisce il figlio: 17h consecutive al videogioco senza dormire

Il padre ha annullato la punizione solo quando il figlio 11enne è scoppiato in lacrime, accettando di limitare il suo tempo di gioco

SHENZHEN (Cina) – Uno dei temi più dibattuti per quanto concerne i ragazzini, è la loro dipendenza o dallo smartphone o dai videogiochi. Diverse nazioni si sono mosse in merito, imponendo delle limitazioni riservate ai giocatori più giovani, fino ad arrivare al coprifuoco, come avvenuto in Cina. E proprio qui un padre, dopo aver sorpreso il figlio a usare lo smartphone mentre era a letto, lo ha costretto a giocare ai videogiochi per 17 ore consecutive senza dormire, come punizione.
 
 
L’11enne di Shenzhen, stando alla stampa nazionale, è stato costretto a giocare “fino a vomitare”, dopo esser stato scoperto dal genitore a giocare di notte. Il ragazzo ha implorato il perdono, ma il padre non ha voluto sentire ragioni, dando il via alla punizione nel tentativo di insegnare al figlio i pericoli di un uso eccessivo della tecnologia. 

 
 
Il padre ha filmato l’accaduto e ha condiviso il video sulla piattaforma social Douyin, la versione cinese di TikTok. Il video mostra il tutto, da quando il padre lo scopre, fino a quando si vede l’11enne esausto in pigiama che viene scosso per continuare a giocare dopo essersi appisolato sulla sedia.
 
 
Il ragazzo ha poi scritto una nota sul suo computer, scusandosi per essere rimasto sveglio fino a tardi a giocare ai videogiochi e promettendo di non farlo mai più. Stando alla stampa il padre ha annullato la punizione solo quando il figlio è scoppiato in lacrime e ha accettato di ridurre drasticamente il tempo di gioco. Il padre, Huang, ha ribadito che il suo metodo è stato efficace, ma anche detto di non consigliare ad altri genitori di punire i propri figli con lo stesso esperimento.

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