MONTECENERI - «Una proposta semplicissima che ha fatto impazzire il malsano ambiente della politica ticinese». Claudio Zali non ha usato mezzi termini durante il suo discorso al Monte Ceneri in occasione del Primo Agosto. L’arrocco? Altro che “giochino di potere”: per il ministro leghista è stato il primo «colpo di genio del coordinatore» Daniele Piccaluga. Una mossa che avrebbe scatenato un’isteria collettiva «come ai tempi dei concerti dei Beatles», facendo emergere quello che definisce senza giri di parole «l’antileghismo viscerale» degli avversari.
Nel mirino anche la stampa, accusata di aver «gettato la maschera dell’oggettività per rivelarsi per quello che è: antileghista al servizio della campagna 2027, già iniziata, con il chiaro scopo di farla finita con la Lega». Nessuna differenza tra media e politica: «rancore, invidia, cattiveria. Per fortuna noi siamo diversi da tutti gli altri schieramenti politici».
Zali ha poi criticato duramente il Gran Consiglio per la seduta straordinaria del 25 agosto: «smania di protagonismo» e «un Legislativo che si sostituisce all’Esecutivo». E conclude: «Da questa operazione la Lega esce vincitrice ancora prima che l’arrocco sia effettivamente iniziato. Ci ha solo resi più compatti e più forti».
Infine, le bordate a Marchesi e Dadò in risposta agli attacchi personali ricevuti. Il primo? «Ha calcato questi palchi per chiedere il sostegno della Lega per entrare in Consiglio di Stato, possibilmente al posto mio. Sparare metaforicamente sul lupo e su chi se ne occupa è certo molto facile. Il lupo, contrariamente alle mamme di Sessa, non può rispondere al fuoco».
Il secondo? «Oltre a calare lezioni di ogni genere su ogni tema, di recente ha reso pubbliche anche mie questioni private, tipo dove trascorro il mio tempo libero e dove andrò a godermi la non meritata pensione».E la chiosa: «Per impartire lezioni sarebbe opportuno conseguire dei diplomi. E parlare di pensioni dovrebbe essere prerogativa di chi lavora o chi ha lavorato...».