GINEVRA – Colto da pareggite acuta, il Lugano chiude sullo 0-0 la sfida-rivincita della Praille contro l’incarognito Servette, che alla vigilia non aveva nascosto il desiderio, quasi morboso, di riscattare la bruciante sconfitta di Coppa Svizzera. Si tratta del settimo risultato “nullo” in 10 partite, quasi un record. C’è anche un altro dato che preoccupa: il Lugano, nello stesso periodo, ha saputo vincere solo contro lo Zurigo. Niente di scandaloso, per carità: cresce tuttavia il rammarico per avere gettato alle ortiche delle buone occasioni per isolarsi al secondo posto, che attualmente è occupato dalla squadra di Alain Geiger, tecnico che a fine stagione lascerà il club. Al suo posto arriva Rene Weiler, una scelta che ha lasciato tutti perplessi, visti i risultati ottenuti dall’ex nazionale rossocrociato e i “rovesci” (eufemismo) del suo successore.
Ma torniamo in argomento, torniamo alla partita di ieri pomeriggio, dalla quale i bianconeri sono riusciti ad uscire indenni grazie ad una prestazione difensiva solida e attenta, che ha praticamente reso inutili i tentativi degli avversari, guidati dal solito generoso Stevanovic. Con Bottani in campo dall’inizio (ma poi sostituito ad inizio ripresa), il Lugano si è pure affidato a Saipi, bravo in due occasioni a dire no ai granata, per evitare la capitolazione. Forse ai punti avrebbe vinto il Servette ma alla fine i ticinesi non hanno demeritato, tornandosene a casa con un punto che, malgrado tutto, non è da buttare. Semmai Croci Torti e soci possono recriminare per un calcio di rigore negato per un fallo in area di Severin ai danni di Macek. La decisione del signor Schnyder di non concedere il tiro dagli undici metri non è stata corretta nemmeno dal VAR.
Ma torniamo in argomento, torniamo alla partita di ieri pomeriggio, dalla quale i bianconeri sono riusciti ad uscire indenni grazie ad una prestazione difensiva solida e attenta, che ha praticamente reso inutili i tentativi degli avversari, guidati dal solito generoso Stevanovic. Con Bottani in campo dall’inizio (ma poi sostituito ad inizio ripresa), il Lugano si è pure affidato a Saipi, bravo in due occasioni a dire no ai granata, per evitare la capitolazione. Forse ai punti avrebbe vinto il Servette ma alla fine i ticinesi non hanno demeritato, tornandosene a casa con un punto che, malgrado tutto, non è da buttare. Semmai Croci Torti e soci possono recriminare per un calcio di rigore negato per un fallo in area di Severin ai danni di Macek. La decisione del signor Schnyder di non concedere il tiro dagli undici metri non è stata corretta nemmeno dal VAR.
ARNO HUNZIKER