I giudici del Tribunale federale amministrativo (TAF) sono sommersi dalle domande di asilo. Con l'aumento del numero di domande di asilo in Svizzera, aumenta anche il numero di ricorsi. I giudici del TAF lanciano quindi un allarme e avvertono che, con il personale disponibile, non gli è possibile garantire che i ricorsi in materia di asilo possano essere trattati entro i termini previsti dalla legge, riferisce sabato CH Media.
A seconda del processo, possono essere necessari fino a 30 giorni per trattare un ricorso. L'obiettivo è che le procedure siano completate rapidamente ma, se il numero di casi pendenti aumenta, i processi vengono ritardati. Per questo motivo il TAF ha chiesto alla commissione parlamentare competente di aumentare il personale.
L'ultima volta che il Parlamento ha concesso al Tribunale amministrativo federale quattro posti aggiuntivi a tempo pieno e determinato è stato nel 2017. Attualmente, le due divisioni per l'asilo impiegano 24 giudici a tempo pieno.
Secondo CH Media, l'anno scorso il Tribunale amministrativo federale ha accettato solo il 3% dei 3'625 ricorsi trattati nel campo dell'asilo, ovvero 116. I rimanenti sono stati respinti o il giudice non è nemmeno entrato in materia. In altri casi il dossier è stato direttamente rinviato alla Segreteria per la migrazione per un nuovo esame.
L'anno scorso sono stati presentati 3460 nuovi ricorsi, 400 in più rispetto al 2021 mentre uest'anno si prevedono 5'200 ricorsi. La Confederazione prevede che il numero di domande di asilo rimanga più o meno lo stesso (24'000) nel suo scenario più probabile.
Tuttavia, nei primi tre mesi di quest'anno, i richiedenti asilo avrebbero contestato il doppio delle decisioni rispetto all'anno scorso, ovvero il 28%, il che suggerisce che le difficoltà per i giudici del TAF continueranno anche in futuro.