Bruna racconta la sua versione dei fatti. Lei è la donna trans selvaggiamente picchiata a suon di manganellate dagli agenti della polizia locale di Milano. Il video è diventato presto virale sui social. “Non è vero quello che dicono. Non mi sono spogliata e non ho dato fastidio a nessuno”, racconta al Corriere della Sera. Bruna è originaria del Brasile e vive da Milano da circa trent’anni.
“È invece vero che ero agitata. Stavo litigando con un gruppo di peruviani ubriachi che mi stavano disturbando e insultando”. La donna nega tutte le accuse, ma ammette di “aver bevuto e fumato marijuana la sera prima”. Poi aggiunge: “La polizia mi ha aggredito per niente. Mi dicevano di stare zitta, anzi me lo urlavano. Io ho cominciato a dare delle testate contro il plexiglas e loro hanno detto “bene, adesso gli diamo delle botte. Ho provato a scappare, ma mi hanno trovata e picchiata”.
E da qui nascono le immagini che si vedono sui social: spray al peperoncino, manganellate. “Ho avuto paura, io alzavo le mani come per arrendermi. Ma ora voglio denunciarli. Sono arrabbiata perché hanno preso me e non il gruppo che mi dava fastidio”.
“È invece vero che ero agitata. Stavo litigando con un gruppo di peruviani ubriachi che mi stavano disturbando e insultando”. La donna nega tutte le accuse, ma ammette di “aver bevuto e fumato marijuana la sera prima”. Poi aggiunge: “La polizia mi ha aggredito per niente. Mi dicevano di stare zitta, anzi me lo urlavano. Io ho cominciato a dare delle testate contro il plexiglas e loro hanno detto “bene, adesso gli diamo delle botte. Ho provato a scappare, ma mi hanno trovata e picchiata”.
E da qui nascono le immagini che si vedono sui social: spray al peperoncino, manganellate. “Ho avuto paura, io alzavo le mani come per arrendermi. Ma ora voglio denunciarli. Sono arrabbiata perché hanno preso me e non il gruppo che mi dava fastidio”.