EMMEN (Olanda) – Un attimo di disattenzione. Il capo chinato verso l’asfalto per mantenere la posizione aerodinamica. La velocità pura per tentare di dare l’assalto al podio europeo e in un istante l’incidente, la caduta, la paura. Abbiamo vissuto tutti attimi di panico ieri durante la cronometro valida per gli Europei di ciclismo in corso d’opera a Emmen, in Olanda, quando abbiamo visto le immagini pazzesche dell’incidente capitato al nostro Stephan Küng.
Poco prima della gara si parlava, anche nella diretta tv, dei nuovi caschi, delle nuove forme date ai caschi per le gare di cronometro, si rideva, si scherzava, ma quello che è accaduto al nostro portacolori, mentre flirtava col podio, ci ha fatto capire quanto sia importante indossarlo sempre. Sembrava tutto sotto controllo, eppure Küng, concentrato nel suo sforzo, non ha notato che le transenne stavano chiudendo la carreggiata per indirizzarlo verso la parte destra della strada: lo scontro è stato inevitabile, il colpo sull’asfalto e – cosa ancora più pericolosa – contro le basi della transenna stessa è stato violentissimo. Il turgoviese ha riportato una commozione cerebrale e fratture varie a uno zigomo e a una mano. Nulla in pratica rispetto a ciò che sarebbe potuto capitare.
Tremende sono state anche le immagini del suo arrivo, col viso ricoperto da una maschera di sangue e col casco praticamente distrutto. Küng non dovrebbe essere operato, ma siamo sicuri che la cronometro di Emmen difficilmente se la scorderà.