Dopo mesi di calo, l’inflazione è tornata ad aumentare leggermente a settembre, trainata in particolare dai generi alimentari e immobiliari, ma rimane al di sotto dell’obiettivo fissato dalla Banca nazionale svizzera (BNS). Da qui alla fine dell'anno si prevede un'ulteriore aumento dei prezzi.
Nel mese scorso, l'inflazione in Svizzera si è attestata all'1,7% su un anno, dopo l'1,6% in agosto, sostenuta da un netto aumento dei prezzi dei prodotti locali, ha comunicato martedì l'Ufficio federale di statistica (OFS) in un comuncato stampa.
La progressione su un anno è in linea con le previsioni degli economisti interpellati dall'agenzia AWP, che prevedevano un'accelerazione compresa tra l'1,7% e l'1,9%. La variazione mensile era infatti prevista tra lo 0,0% e il +0,2%.
Come detto, i prodotti alimentari e le bevande analcoliche hanno registrato la crescita più forte con un +3,8% su un anno. Tuttavia questa categoria di prodotti rallenta la sua crescita dopo aver toccato un massimo del +6,5% in febbraio. Tra i prodotti alimentari in forte crescita ci sono il cioccolato (+6,1%) e i succhi di frutta e verdura (+7,6%).
Anche la spesa per l'abitazione e l'energia è aumentata del 3,2%, trainata dagli affitti (+1,6%), dall'elettricità (+25,5%) e dal prezzo del gas (+14,5%). Seguono i prezzi di ristoranti e alberghi (+2,7%).
I prodotti petroliferi, invece, hanno registrato un calo dei prezzi (-8,6%) rispetto a settembre 2022, a comcinciare dalla benzina (-4,5%), il gasolio (-10,8%) e soprattutto l'olio combustibile (-16,2%). Dall'estate, però, il prezzo del barile di benzina ha continuato a salire, il che ha comportato un aumento del prezzo dei prodotti petroliferi del 3% su un mese.
Nonostante il calo annuale dei prezzi dei prodotti petroliferi, i prezzi del trasporto aereo (+7,5%) e dei viaggi organizzati internazionali (+7%) hanno continuato a crescere.