La politica della Confederazione in Palestina è in discussione dopo l'attacco a sorpresa avvenuto sabato da parte di Hamas in Israele. Il consigliere nazionale Benjamin Fischer (UDC/ZH) chiede infatti che la Svizzera sospenda i pagamenti alle organizzazioni umanitarie palestinesi. “È intollerabile che noi, come Stato neutrale, finanziamo un regime di terrore e aggressori”, ha detto dopo l’attacco a sorpresa di Hamas contro Israele questo fine settimana. Al tal fine Fischer intende presentare un intervento in tal senso al Consiglio nazionale a dicembre.
Hamas attualmente non figura nell'elenco delle organizzazioni terroristiche vietate in Svizzera, cosa che la consigliera nazionale Marianne Binder (Centro/AG), ritiene debba cambiare il più rapidamente possibile. “L’organizzazione rappresenta una minaccia per il nostro sistema di sicurezza e, in generale, una minaccia per tutti gli Stati liberali e democratici”. Secondo lei quindi un divieto è del tutto giustificato.
L’ultima votazione in Consiglio nazionale sulla messa al bando di Hamas si è svolta nel 2022. Allora 125 deputati erano contrari, 61 favorevoli. Il motivo: la Svizzera, in quanto Stato neutrale, non dovrebbe negarsi la via del dialogo. Nel 2022 anche il Consigliere nazionale Fabian Molina (PS/ZH) aveva votato contro la messa al bando di Hamas. Oggi è più scettico. A suo avviso, a seconda di come si evolverà la situazione nei prossimi mesi, la questione dovrà essere rivalutata.