Fra poco più di una settimana i cittadini svizzeri rinnoveranno il Parlamento per i prossimi quattro anni. Ma, come già successo quattro anni fa, anche questa volta più della metà degli elettori non parteciperà al voto. Lo conferma uno sguardo alle principali città svizzere, dove finora la partecipazione al voto per corrispondenza è stata molto bassa. Come riferisce il Blick, in quasi tutte le località contattate la partecipazione è di gran lunga inferiore rispetto a quattro anni fa. Alle ultime elezioni nazionali del 2019 si è recato alle urne il 45,1% degli elettori un dato che dovrebbe ulteriormente diminuire il prossimo 22 ottobre.
A San Gallo ha votato per corrispondenza solo il 16,4% degli aventi diritto (dato di mercoledì 11 ottobre). Secondo i servizi alla popolazione, 13 giorni prima delle elezioni di domenica 7 ottobre 2019, la percentuale di partecipazione alle ultime elezioni del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati era leggermente più alta, pari al 17,2%. Situazione simile a Berna, dove sono state rispedite 13'443 buste, ovvero il 15,1% di tutti gli elettori. Nel 2019, alla stessa data, circa il 16% degli elettori aveva già espresso il proprio voto. La situazione è un po' migliore a Ginevra: il tasso di partecipazione si è attestato giovedì al 19,2% con 53.214 voti registrati. Nella città di Basilea il 19,1% degli elettori ha votato per corrispondenza. Quattro anni prima, alla stessa data, la partecipazione aveva superato il 20%.
L'unica eccezione è Zurigo, dove il 21,7% ha già inviato la propria scheda elettorale. Il tasso di partecipazione è paragonabile o addirittura leggermente superiore a quello delle elezioni precedenti, indica la città su richiesta di Blick. Tuttavia, la tendenza non consente di trarre conclusioni sull’interesse generale o sulla partecipazione complessiva alle elezioni fino a domenica 22 ottobre.
Secondo il sondaggio, gli esperti si aspettano già un'affluenza alle urne piuttosto inferiore rispetto a quella del 2019. L'importanza delle prossime elezioni per il futuro della Svizzera è considerata inferiore a quella delle elezioni del 2019, si legge nell'ultimo barometro elettorale della SSR effettuato da l'istituto di ricerca Sotomo. E la mobilitazione dovrebbe essere più difficile che nel 2019, soprattutto a sinistra.
Quattro anni fa, secondo il sondaggio, quattro elettori su cinque ritenevano che il risultato delle elezioni fosse (molto) importante per il futuro della Svizzera, la metà lo considerava addirittura molto importante. Quest'anno questa percentuale è diminuita: solo il 40% ritiene che il risultato elettorale sia molto importante, un terzo lo ritiene piuttosto importante. Il calo della partecipazione sarebbe maggiore a sinistra che a destra, conclude il barometro elettorale. La mobilitazione nel campo della sinistra dovrebbe quindi essere più difficile quest’anno.