Il nord della Striscia di Gaza è stato colpito da intensi bombardamenti a partire da venerdì sera 27 ottobre, descritti come i più violenti dall'inizio del conflitto. Questa mattina soldati dell'IDF, l'esercito israeliano, hanno effettuato un'incursione a Gaza e più tardi ha annunciato di “espandere” le sue operazioni di terra nella Striscia di Gaza.
L'esercito israeliano “amplierà le sue operazioni di terra” venerdì sera nella Striscia di Gaza, ha dichiarato il portavoce Daniel Hagari. I bombardamenti “per aria, mare e terra” sono “i più violenti dall'inizio della guerra”, ha affermato un portaavoce di Hamas, accusando Israele di “preparare massacri”. In risposta, Hamas ha annunciato di aver lanciato “salve di razzi” contro Israele. Sempre secondo il governo di Hamas, sarebbero state interrotte anche le comunicazioni e Internet, informazione confermata dai giornalisti dell'agenzia stampa AFP presenti sul posto, che potevano comunicare solo attraverso la rete israeliana.
Dal 7 ottobre Benjamin Netanyahu ha ribadito che lo Stato ebraico risponderà di conseguenza all'attacco orchestrato dal gruppo terroristico Hamas il 7 ottobre. Da allora, Israele ha continuato a bombardare la Striscia di Gaza, nonostante le numerose richieste di cessate il fuoco da parte dell’ONU e di un gran numero di capi di stato stranieri.
Prima degli intensi bombardamenti lanciati venerdì sera, l'esercito israeliano ha effettuato incursioni in previsione di una probabile offensiva di terra contro Hamas, più volte menzionata dalle autorità israeliane. La prospettiva di una simile offensiva in questo territorio sovrappopolato preoccupa la comunità internazionale.