Un’iniziativa parlamentare del granconsigliere leghista Alessandro Mazzoleni propone di concentrare sotto un solo servizio le agenzie AVS e gli sportelli regionali Laps. Secondo Mazzoleni, per ottimizzare la gestione e la consulenza a tutti i livelli i servizi, dovrebbero essere unificati e condotti in modo unitario, possibilmente con consulenti formati e aggiornati costantemente nell'ambito specifico delle assicurazioni sociali sia a livello federale sia cantonale.
Il nome del nuovo servizio dovrebbe quindi essere modificato in “sportelli regionali di consulenza sociale” e questo “per dare maggior peso alla consulenza, e non da ultimo pure con l`intendo di motivare chi ha bisogno a rivolgersi al servizio per chiedere aiuto”.
La consulenza, in questi “sportelli regionali di consulenza sociale”, dovrebbe estendersi a 360° e “valutare la situazione sia con riferimento alle assicurazioni sociali federali sia cantonali, per poi proporre una soluzione che comprenda, se del caso, tanto gli aiuti sociali federali che cantonali”.
Inoltre, se possibile, la consulenza “non dovrebbe limitarsi presso gli 'sportelli regionali di consulenza sociale', bensì essere fornita anche direttamente sul territorio e, meglio ancora, pure con un servizio esterno che si rechi al domicilio dei cittadini a seconda delle rispettive necessità”.
Il personale assunto presso gli `sportelli regionali di consulenza sociale`, che dovrebbe presentarsi “in numero di molto minore rispetto all`attuale soluzione e con competenze professionali maggiori e specifiche nel ramo delle assicurazioni sociali cantonali e federali, dovrebbe essere scelto e formato direttamente dall`ente incaricato nel Cantone Ticino per gestire le prestazioni sociali cantonali e federali”.
Lo stesso Ente, secondo Mazzoleni, “dovrebbe essere meglio preposto alla verifica delle competenze e del lavoro che verrà fornito dal personale attivo negli 'sportelli regionali di consulenza sociale'”.
In tutti i casi i Comuni “dovranno essere tenuti a sostenere l`attività degli `sportelli regionali di consulenza sociale` e questo proprio per non perdere la vicinanza con la gente del territorio, e in particolare per la ricerca di quelle informazioni indispensabili che gli stessi servizi non riescono a reperire operando direttamente con le persone interessate”.