Mercoledì diversi siti web dell'Amministrazione federale sono stati temporaneamente inaccessibili. Il gruppo “NoName” ha rivendicato un attacco informatico, causato dalla presenza del presidente ucraino Volodimir Zelenski al WEF di Davos (GR).
“NoName” ha effettuato un attacco Denial of Service (DdoS), ossia un tipo di attacco informatico che sovraccarica un sito web o un server con traffico dannoso. L'Ufficio federale per la sicurezza informatica (UFCS) prevedeva un attacco già prima della visita di Zelenski e per questo motivo il 10 gennaio ha messo in guardia gli operatori delle infrastrutture critiche da tali minacce, invitandoli a prendere le misure adeguate. L’Amministrazione federale ha quindi attuato di conseguenza queste misure di sicurezza.
Secondo l'UFCS l'attacco informatico è stato subito notato e gli specialisti hanno adottato le misure necessarie per ripristinare al più presto possibile l'accessibilità dei siti web.
Ma a differenza di quanto accaduto lo scorso maggio in occasione dell'attacco contro l'azienda bernese Xplain da parte del gruppo di hacker "Play", in cui grandi quantità di dati amministrativi, talvolta sensibili, sono finite nella darknet, gli attacchi DDoS non provocano fughe di dati.
“NoName” aveva già preso di mira l'amministrazione federale e il Parlamento nel giugno 2023. Questo attacco è avvenuto pochi giorni prima del discorso del presidente Zelenski in videoconferenza davanti alle Camere federali. L'UFCS è in stretto contatto con partner nazionali e internazionali e con gestori di infrastrutture critiche.