Un'automobilista argoviese di 65 anni si è rivolta al Tribunale federale per contestare il ritiro della sua patente di guida. Nell'aprile 2020 la donna aveva superato di 16 km/h il limite di velocità.
Invano: il Tribunale federale ha respinto il ricorso della donna contro la decisione del tribunale amministrativo di Argovia: per il perdurare del reato sono stati mantenuti il ritiro della patente – per la durata di un mese – e un corso di prevenzione di un giorno. Oltre a confermare la sanzione, la donna dovrà pagare circa 5'600 franchi di spese processuali.
Dato che la conducente aveva superato di 16 km/h la velocità massima consentita – limitata a 50 km/h – la sezione della circolazione del Canton Argovia ha deciso di revocarle la patente di guida per un mese e gli ha inoltre imposto di seguire un corso. Secondo la decisione della Corte Federale pubblicata martedì, i giudici sono infatti partiti dal principio che “anche un guidatore esperto” deve conoscere e rispettare le regole della strada.
La donna si è opposta a questa decisione davanti al Dipartimento cantonale dell'economia e degli interni, al tribunale amministrativo e infine al Tribunale federale, ma i giudici non hanno accolto le sue argomentazioni. Secondo la giurisprudenza, il superamento della velocità di oltre 15 km/h in una località crea effettivamente un pericolo maggiore per gli altri utenti della strada, ha concluso il Tribunale federale.
Secondo il Tribunale federale restava quindi discutibile l'eccezione della ricorrente secondo cui non era stato dimostrato che essa, superando la velocità autorizzata, avesse creato un pericolo concreto. La donna aveva già commesso un reato di eccesso di velocità nel settembre 2013, sempre nel canton Argovia, e aveva dovuto consegnare la patente per due mesi. Cinque anni dopo, si tratta di un nuovo incidente di eccesso di velocità.