Dopo anni di rinvii, la Svizzera riprenderà presto ufficialmente i negoziati con l'Unione Europea (UE) su un pacchetto di accordi settoriale. Ma, ancor prima che l'accordo sia firmato, c'è chi critica un possibile avvicinamento con l'UE. Questo perché martedì il Parlamento europeo ha votato a favore di un testo che autorizza i “mega-camion”. Se il Consiglio europeo approverà la decisione, ogni Stato membro potrà consentire la circolazione sul proprio territorio di questi mostri, che possono misurare fino a 25 metri di lunghezza e pesare 60 tonnellate.
Se all'apparenza questo non ha niente a che vedere con la Svizzera, a quanto pare. Ma l’UE potrebbe esercitare pressioni affinché la Svizzera segua l’esempio, soprattutto nell’ambito delle trattative per gli accordi sui trasporti terrestri Interpellato da “20 minuten” sulla possibilità di vedere questi colossi sulle strade svizzere, l'Ufficio federale delle strade (USTRA) si è basato su un rapporto redatto sull'argomento nel 2011 e afferma le nostre infrastrutture non sono pronte.
Il problema si porrebbe al momento dell’attraversamento delle frontiere, “poiché le dogane non sono adeguatamente attrezzate”. Inoltre “né le aree di rifornimento o di sosta, né i centri di controllo del traffico pesante, né le aree di attesa” dispongono di parcheggi sufficientemente grandi per questi giganteschi veicoli.
Attualmente la lunghezza massima autorizzata per un veicolo pesante in Svizzera è di 18,75 m, ovvero il 25% in meno rispetto a quella dei TIR da 60 tonnellate. Anche il peso consentito per questi enormi camion, rispetto alle 44 tonnellate massime attuali, porrebbero problemi di sicurezza, in particolare per ponti e tunnel. In conclusione: per adattare le strade svizzere ai mega-camion occorrerebbero spendere centinaia di milioni di franchi.
Le rassicurazioni dell'USTRA non tranquillizzano tuttavia l'Iniziativa Alpi, che da anni si batte contro il sovraccarico del traffico sulle strade alpine svizzere, che ritiene che l'introduzione dei mega-camion nel Paese rappresenterebbe "un pericolo per l'uomo e la natura". Questi "non riducono gli ingorghi o l'inquinamento acustico, i gas serra e gli inquinanti atmosferici, ma al contrario aumentano i disturbi trasferendoli sulla strada", ha affermato mercoledì l'associazione in un comunicato stampa. Anche l’Associazione svizzera dei trasporti stradali ha espresso, lo scorso ottobre, il suo rifiuto “categorico” di autorizzare i mega-camion sul suolo svizzero.