LUGANO – La scorsa estate è stata quella dei colpi a suon di milioni di euro versati dai club arabi, con la Saudi Pro League che ha riempito le casse di molte squadre del Vecchio Continente per assicurarsi giocatori come Neymar, Koulibaly, Milinkovic-Savic, Mitrovic, Benzema che hanno raggiunto, coperti di denaro, quel Cristiano Ronaldo che già a gennaio aveva abbracciato la causa saudita. Ma il campionato arabo rischia di restare soltanto un sogno da mille e una notte: i piani futuri, al contrario delle tante parole spese qualche mese fa anche guardando ai Mondiali 2034, potrebbero prevedere uno stop alle spese folli e una gestione più oculata dei fondi degli sceicchi. La notizia viene riportata da ‘Bloomberg’.
Tra qualche mese gli 800 milioni spesi la scorsa estate rischiano di restare solo un ricordo: i club arabi dovrebbero puntare a ridurre le perdite e costruire un mercato interno più sostenibile. Il direttore della Lega, Carlo Nohra ha detto: “È imperativo che i club provino ad agire e inizino a vendere anche dei giocatori per liberare un po’ di budget e per poterne acquistare di nuovi. Vogliamo rendere l’esperienza di chi viene a guardare le partite sempre migliore. Ci siamo trasformando, ma nulla cambierà da un giorno all’altro, soprattutto col tipo di strutture di cui disponiamo al momento, ci vuole tempo”.
Il cambio in realtà è già iniziato, col mercato arabo che a gennaio è praticamente rimasto immobile in entrata, anzi sono stati diversi i primi scontenti che hanno fatto, o hanno abbozzato, il passo indietro, verso l’Europa. La Saudi Pro League puntava sull’appeal dei grandi campioni per attirare spettatori e media stranieri, ma i numeri in realtà mostrano che non solo la Saudi Pro League non è diventata ancora una lega a livello delle top mondiali, ma che abbia anche perso colpi in patria: l’affluenza agli stadi di quest’anno si assesta sulle 8'000 persone a partita, con un calo del 10% rispetto all’annata precedente.
Il futuro quindi è pieno di ombre e dubbi per quanto riguarda il campionato saudita e difficilmente in estate assisteremo ad offerte pazzesche, anche di 200 milioni, per i calciatori dei vari campionati europei.