La Francia prevede la costruzione di sei nuove centrali nucleari entro il 2050. Questi i piani del presidente francese Emmanuel Macron. “Per la prima volta dopo decenni, costruiremo di nuovo dei reattori”, diceva il discorso televisivo del presidente due anni fa. Costo dell'offensiva nucleare francese: circa cento miliardi di euro. Per coprire questi costi immensi la Francia sta pensando di chiedere un contributo ai paesi importatori di energia, come la Svizzera.
Alla fine di marzo il Ministero degli Esteri francese ha infatti annunciato che i paesi che importano energia nucleare dalla Francia dovrebbero contribuire ai costi. "La Francia ritiene opportuno che i paesi che non vogliono avere nuove centrali nucleari, ma vorrebbero importare energia nucleare dalla Francia, contribuiscano ai costi di costruzione delle nuove centrali nucleari previste in Francia." Come scrive la “NZZ am Sonntag” si intende anche la Svizzera. Non sarebbe la prima volta che l’industria elettrica svizzera investe in Francia. Già negli anni ’70 le imprese svizzere contribuivano ai costi di costruzione delle centrali nucleari francesi.
La Svizzera ha contratti a lungo termine con la Francia che garantiscono l'acquisto di 2'300 megawatt di energia nucleare. Le due centrali nucleari della Axpo a Beznau producono ciascuna una potenza di 365 megawatt.
Secondo la “NZZ am Sonntag” le grandi aziende elettriche svizzere come Axpo, BKW e Alpiq non sono al momento interessate e hanno già respinto la richiesta della Francia. Il tenore è che preferirebbero espandere le energie rinnovabili. "Alpiq non ha alcun interesse ad investire in nuove centrali nucleari in Francia", ha detto un portavoce alla "NZZ am Sonntag".