Scandalo nella comunità omosessuale della Svizzera orientale. Due gestori di un centro d'incontro per giovani queer sono andati a letto con adolescenti venuti a cercare aiuto, rivelano le testate Tamedia. Le loro sedi si trovano a Coira (GR) e Buchs (SG) e accolgono giovani a partire dai 13 anni.
Le accuse vertono su una coppia di uomini sposati, cofondatori nel 2020 dell'associazione Sozialwerk.LGBT+. I due quarantenni sono stati denunciati alla polizia di San Gallo da un ex membro del comitato direttivo dell'associazione.
Il giovane a Tamedia parla di un “totale abuso di potere” riferendosi in particolare alla relazione di uno dei coniugi con un giovane che ha scoperto il rifugio durante l'inverno 2022/2023. Inizialmente aveva 17 anni. Una volta maggiorenne, è stato invitato a vivere con entrambi gli uomini, iniziando una relazione poliamorosa, anche se "non gli piaceva" il marito del suo amante originale.
Il primo ad aver instaurato una relazione con il giovane ha avuto anche “contatti sessuali”, scrive Tamedia, con un altro giovane minorenne, nei locali del centro. Suo marito ha scritto a persone vicine all'associazione per spiegare: "A Berlino, i bambini di strada sono stati affidati a delinquenti pedofili, perché solo questi ultimi potevano amare i bambini", ha scritto in particolare.
Il Ministero pubblico del canton San Gallo ha avviato un procedimento penale contro i due uomini, per "sospetto di atti punibili contro l'integrità sessuale". Per i due quarantenni, che ricoprivano incarichi di responsabilità all'interno del centro, vale la presunzione di innocenza. Diverse associazioni omosessuali svizzere, sono scioccate e deplorano il danno di immagine arrecato alla comunità omosessuale.