Il richiedente l'asilo che lo scorso 8 dicembre era entrato nel cortile di una scuola di Cortaillod, nel canton Neuchâtel, urlando minacce che avevano causato l'evacuazione dell'istituto (vedi articoli correlati) non verrà processato. Il pubblico ministero incaricato del caso ha ritenuto che la schizofrenia di cui soffre l'individuo e i segni di scompenso osservati in lui dai medici e dagli agenti di polizia a posteriori “permettono di concludere, con alta probabilità, che egli era del tutto irresponsabile, conducendo all'esenzione da qualsiasi sanzione. Considerando l'eco nazionale del caso, la Procura ha deciso di rendere pubbliche le conseguenze giuridiche, ha informato martedì il pubblico ministero.
Il rappresentante del Ministero pubblico di Neuchâtel rileva che "dal punto di vista giuridico si può ammettere che le parole pronunciate costituivano una minaccia capace di allarmare la popolazione, certamente più per il contesto internazionale legato al terrorismo che per la fatto che non erano accompagnati da nessun’altra minaccia gestuale o fisica”. Ma in tal caso, “l'autore del reato non è punibile se, al momento del suo agire, non aveva la capacità di valutare l'illegittimità del suo atto o di determinarsi secondo tale apprezzamento”. Il magistrato ha inoltre decretato che “un'eventuale misura terapeutica avrebbe poco senso vista la sua partenza per la Germania”.