Andare in vacanza è sempre più caro, secondo uno studio pubblicato martedì da Comparis.ch. Infatti, i prezzi dei voli aerei sono aumentati in media del 33,3% nell'arco di cinque anni. Uno sviluppo drastico soprattutto a causa delle difficoltà di approvvigionamento, che causano ritardi nella produzione di nuovi velivoli. Secondo Adi Kolecic, esperto di Comparis Mobility, la mancanza di personale e lo squilibrio tra offerta e domanda di voli spiegano anche questo aumento.
Ma anche senza volare, i costi di un viaggio tendono ad aumentare. Questo perché anche il settore alberghiero in Svizzera ha registrato un aumento significativo dei prezzi (+9,6%) dal 2019. “Sembra che l'industria dei viaggi intenda cogliere l'opportunità di una domanda crescente per compensare il calo di fatturato che ha subito durante la pandemia”, commenta Kolecic. E ci sono buone probabilità che la tendenza continui nei mesi a venire. Lo dimostra un sondaggio dell'associazione HotellerieSuisse, da cui è emerso domenica che circa un albergo svizzero su due ha aumentato le tariffe per la prossima estate.
Più in generale, negli ultimi anni i settori del tempo libero, della cultura, dei viaggi e della ristorazione hanno registrato un netto aumento dei prezzi (+7,8%), rileva Comparis. E non è tutta colpa dell'aumento dei costi dei voli aerei e degli alberghi. I prezzi legati alla ricezione radiofonica, televisiva o streaming, ad esempio, sono aumentati dell'11,6% in un solo anno. "Le recenti rivalutazioni dei servizi di streaming come Netflix o Spotify pesano sempre di più sul budget del tempo libero", analizza Adi Kolecic. Al contrario, i prezzi dei computer (-21,9%) o dei televisori e delle macchine fotografiche (-17,9%) sono tra i pochi ad essere diminuiti negli ultimi cinque anni.