LUGANO – Inutile girarci intorno, ci avevamo fatto la bocca buona. Ci abbiamo creduto e col passare delle ore, ma anche dei minuti durante la partita, ci abbiamo creduto ancora di più. Sia noi sugli spalti o sul divano di casa, o davanti ai maxischermi, sia i ragazzi di Fischer sotto le volte di una O2 Arena di Praga piena all’inverosimile per gli idoli di casa. Ci abbia creduto, anche perché di fronte non avevamo la solita intrattabile Svezia – che in passato ci aveva fatto male – né quel Canada regolato sabato sera ai rigori, ma la Cechia, padrona di casa, che avevamo battuto nella fase a gironi e che nell’atto conclusivo avrebbe dovuto fare anche i conti con la pressione del pubblico amico e dell’ambizione di alzare il settimo titolo mondiale disputandolo entro i suoi confini.
Ci abbiamo creduto e ci abbiamo sperato per 50’, ma quando Pastrnak ha trovato il fulmine che ha trafitto Genoni, in cuor nostro, anche se la speranza di riprenderla per i capelli c’era ancora, abbiamo capito un po’ tutti che il sogno stava per svanire di nuovo. Certo la nostra Nazionale ha subito per gran parte del match la pressione ceca, ha tremato un paio di volte ed è stata salvata dal portiere dello Zugo, ma è altrettanto vero che nelle poche sortite offensive, qualche brivido lo abbia fatto provare anche a Dostal e compagni: i ferri centrati da Thurkauf e Bertschy sono lì a dimostrarlo.
C’è di che essere orgogliosi, perché a mente fredda si capiscono molte più cose. Si digerisce un po’ di più l’amarezza, si gestiscono meglio le emozioni, si guarda sotto la giusta angolazione non solo i premi personali ricevuti da Fiala – MVP del Mondiale – e da Josi – miglior difensore – ma anche quelli collettivi, ovvero la medagli d’argento. Certo, qualcuno diceva che il “secondo è il primo degli sconfitti”, ma questa Nazionale dopo anni complicati, magri di risultati e dopo un ultimo anno costellato di sconfitte, ha centrato la terza finale in 11 anni. La vittoria purtroppo non è mai arrivata, ma col tempo capiremo che si è trattato di un grande risultato e che il tempo per noi, per arrivare in vetta al mondo, arriverà…