Far pagare la tassa militare agli stranieri per "ripristinare la parità di trattamento tra segmenti della popolazione": questo l'obiettivo del consigliere nazionale Roger Golay (MCG/GE), che si riferisce alla popolazione degli uomini. Dato che gli uomini svizzeri devono arruolarsi nell'esercito o pagare la tassa di esenzione, gli stranieri niente, la situazione deve cambiare, secondo Golay, gli stranieri devono a loro volta partecipare allo “sforzo di difesa”.
Il Consiglio federale da parte sua mercoledì scorso si è pronunciato sulla sua proposta e raccomanda al Parlamento di respingerla. Non dovrebbe esserci una tassa di esenzione dal servizio per gli stranieri se, allo stesso tempo, non ci fosse l’obbligo di prestare servizio, come per gli svizzeri. In ogni caso, per realizzare il desiderio di Roger Golay, sarebbe necessario modificare la Costituzione e sottoporre la questione al popolo.
Il deputato ginevrino vedrebbe anche un vantaggio finanziario nel coinvolgere uomini stranieri. "Anche se i mezzi finanziari stanziati sono ancora inferiori al suo fabbisogno, la partecipazione finanziaria degli stranieri non solo sarebbe giusta, ma anche utile al budget dell'esercito", giudica. Il Consiglio federale, nella sua risposta, ha voluto rassicurarlo, ricordando che “intende aumentare gradualmente le spese dell'esercito nel quadro delle possibilità del bilancio federale”.
La questione del bilancio dell'esercito, infatti, è già oggetto di accesi dibattiti in Parlamento. Quest’ultimo avrà quindi una soluzione in più con cui confrontarsi per aumentare questo budget.