Il franco forte è una maledizione o una benedizione? Una questione che da tempo tormenta economisti e cittadini comuni. Per cercare di rispondere a tale domanda il Blick ha interpellato Thomas Stucki, responsabile investimenti della Banca cantonale di San Gallo. Secondo Stucki, per la popolazione la forza del franco svizzero è una benedizione: “I consumatori sono i grandi beneficiari del franco forte”. Naturalmente anche l'industria dell'export lamenta da anni la “maledizione del franco forte”, perché i suoi prodotti sono sempre più costosi. Ma allo stesso tempo la moneta forte ha anche i suoi vantaggi: "Si tratta di un programma di fitness permanente per il settore", spiega Stucki. “Le aziende sono costrette a innovare ed essere efficienti.” Lo fanno da anni con grande successo: i cioccolatini Lindt&Sprüngli, gli ascensori Schindler e i treni Stadler-Rail sono prodotti vendutissimi in tutto il mondo, nonostante l'alto valore del franco.
Ne beneficiano anche i lavoratori in Svizzera. Perché in Svizzera efficienza non significa necessariamente perdite di posti di lavoro su larga scala, come dimostrano il basso tasso di disoccupazione e la carenza di manodopera qualificata. Al contrario, le competenze dei bravi lavoratori sono molto richieste. "La consapevolezza della qualità tra artigiani e dipendenti, ad esempio nella produzione, è molto più pronunciata che in altri paesi", spiega l'esperto. In cambio sono anche meglio pagati.
Se al termine del lavoro i dipendenti diventano consumatori, la maggior parte di loro potrà beneficiare del franco forte, grazie al quale l’inflazione in Svizzera è nettamente inferiore rispetto ai paesi vicini. I tassi di interesse sono certamente aumentati, ma non a livelli vertiginosi.
La forza del franco riduce il prezzo delle importazioni, ad esempio di materie prime o energia come petrolio, gas o benzina. Se il franco non fosse così forte, la nostra “cara” Svizzera avrebbe un livello dei prezzi ancora più alto. Quando i consumatori viaggiano all’estero per fare acquisti o per trascorrere una vacanza, i loro soldi valgono molto di più. L'unico svantaggio è che, poiché all'estero molti prezzi sono aumentati notevolmente, questo vantaggio viene in parte annullato.
Possiamo invece contare sul franco: dopo una fase di debolezza tra gennaio e maggio, ha già ritrovato la forza di un tempo, sia nei confronti dell’euro che del dollaro. I motivi sono molteplici: “Il calo dell’inflazione rafforza il franco, la fiducia nell’euro diminuisce, il mito del franco come bene rifugio rimane intatto”, spiega Stucki. A ciò si aggiunge il fatto che la Banca nazionale è ancora interessata a ridurre la sua enorme montagna di riserve valutarie. Per fare ciò dovrà acquistare franchi svizzeri, che ne aumenteranno ulteriormente il valore.