La madre residente nel canton Berna accusata di aver ucciso la figlia di 8 anni passerà il resto della sua vita in carcere. "Ci auguriamo che questa bambina abbia perso conoscenza rapidamente e che non abbia sofferto prima di morire", ha dichiarato giovedì il presidente di un tribunale di Berna, prima di condannare all'ergastolo la donna per l'omicidio della figlia di 8 anni. La Corte ha concluso che, la sera del 1° febbraio 2022, l'imputata aveva portato la bambina in un bosco a Köniz (BE) prima di infliggerle ferite mortali alla testa con una pietra di otto chili. I giudici hanno quindi creduto al ragazzino di 12 anni che, avendoli visti passeggiare nel bosco, aveva potuto descrivere la principale sospettata.
La corte ha ritenuto che quest'ultima, che oggi ha 32 anni, amava sua figlia, ma che la sua vita da madre single era estenuante e che non era all'altezza del compito. Il tribunale ha concluso che avesse agito in modo subdolo attirando sua figlia nel nascondiglio e che i suoi motivi per farlo fossero "egoistici". È stato sollevato anche lo strano comportamento della madre al momento del ritrovamento del cadavere: quella sera, aveva aspettato a 15 metri dalla bambina, inerte, l'arrivo della polizia sul posto, e aveva dato l'impressione di temere che sarebbe stata arrestata.
Da parte sua, l'imputata ha sempre proclamato la sua innocenza. “Non avrei mai potuto toccare mia figlia. La amavo", si è difesa durante il processo. Il suo avvocato aveva chiesto l'assoluzione, sottolineando le incongruenze e le inesattezze del giovane testimone. La donna giudicata colpevole dell'omicidio della figlia può ancora impugnare la sentenza. Ma se così non fosse, potrà chiedere la libertà condizionale al più presto solo dopo quindici anni di carcere.