Un centro di formazione dell'esercito svizzero è ormai “accreditato dalla NATO”. Nell'ambito della cooperazione con la NATO, che il Dipartimento della difesa (DDPS) descrive come “cooperazione internazionale per l'esercito svizzero” mercoledì il dipartimento diretto da Viola Amherd ha annunciato che il Centro di formazione superiore dei dirigenti dell'esercito (ACMIL) “è ora accreditato dalla NATO come centro di formazione”. Il DDPS precisa che la Svizzera offre da anni corsi internazionali, in particolare per l'istruzione in montagna, la formazione al comando di sottufficiali anziani o il diritto internazionale dei conflitti armati: “L'accreditamento della FSCA da parte della NATO è una garanzia di qualità che attesta che la sua formazione i corsi corrispondono ai requisiti della NATO”.
Inoltre, i corsi per sottufficiali presso la Scuola per sottufficiali di carriera dell'esercito (SSPE) possono ora essere offerti con la designazione "approvato dalla NATO". Questo annuncio rischia di scontrarsi con la volontà del Parlamento. Il 14 giugno una maggioranza del Consiglio nazionale composta da UDC e sinistra ha votato una mozione in cui si chiede che la Svizzera smetta di dare l'impressione di avvicinarsi alla NATO, al punto di entrarne presto a far parte. Mentre la consigliera federale responsabile dell'esercito Viola Amherd non vede alcuna violazione della neutralità svizzera.