BERLINO (Germania) – Dopo un mese di partite, spesso e volentieri poco entusiasmanti, e dopo 50 match disputati in terra tedesca, c’era tanta attesa per la finale di Euro 2024 che si è disputata questa sera a Berlino. C’era attesa per capire se a gioire sarebbe stata la Spagna – a caccia del suo quarto titolo continentale – o quell’Inghilterra che nel mirino aveva il suo primo trofeo europeo. Alla fine a gioire sono stati i ragazzi di De la Fuente, che si sono imposti per 2-1.
Dopo un primo tempo più tattico che bello (per usare un eufemismo), la sfida dell’Olympiastadion si è infiammata di colpo nel secondo tempo, col vantaggio firmato dopo pochi minuti della ripresa da Nico Williams, bravo a sfruttare un passaggio illuminante del neo 17enne Yamal. E l’Inghilterra? I sudditi del Re, dopo aver rischiato più volte di subire il raddoppio per mano di Dani Olmo, di Morata, di Yamal e dello stesso Nico Williams, si sono accesi soltanto dopo i cambi – tardivi – di Southgate.
L’uscita di Mainoo, ma soprattutto di Kane – spento, abulico e acciaccato – ha cambiato il volo della Tre Leoni: il neo entrato Watkins ha permesso di allungare la retroguardia spagnola, che fin lì aveva dormito sonni tranquilli, permettendo a Bellingham di accentrare il suo raggio di azione e di entrare definitivamente in partita. Proprio una sponda della stella del Real, per il fresco subentrato Palmer, ha permesso al giocatore del Chelsea di bucare Unai Simon con un piatto beffardo e preciso, che ha terminato la sua corsa in fondo al sacco (73’).
L’1-1 ha infiammato ancora di più la partita, con l’Inghilterra che ha pensato più a difendersi che ad attaccare e con la Spagna che brava a riprendere in mano le redini del match, arrivando a un passo dal nuovo vantaggio, ma il solito Yamal ha sciupato un vero e proprio rigore in movimento, facendosi respingere la conclusione da Pickford. La rete decisiva, però, era ormai nell’aria ed è arrivata al minuto 86, col guizzo di Oyarzabal che come una furia si è avventato sul passaggio di Cucurella, regalando così il successo ai suoi. Successo blindato anche da Unai Simon e da Dani Olmo a pochi istanti dalla fine, con un doppio salvataggio sulla linea di porta.
La Roja, quindi, torna sul tetto d’Europa a distanza di 12 anni dalla finale vinta, dominando, a Kiev al cospetto dell’Italia, mentre l’Inghilterra torna a masticare amaro, amarissimo, a distanza di 3 anni dalla sconfitta subita in casa a Wembley ai rigori sempre contro gli Azzurri. E tutto sommato, per quanto visto in questo mese in Germania, è giusto così.