La Gioventù socialista vuole tassare le grandi eredità e donazioni per finanziare la lotta al riscaldamento globale, applicando un'aliquota fiscale del 50% alle successioni superiori ai 50 milioni di franchi. La proposta dei giovani socialisti non è bene accolta tra i numerosi facoltosi che sarebbero toccati dalla misure e che minacciano di emigrare se l’iniziativa sarà accolta. Il quotidiano italiano La Repubblica, in un recente articolo, sostiene addirittura che molti ricchi domiciliati in Svizzera avrebbero deciso di andarsene a causa dell'iniziativa. “Svizzera, con l’ipotesi di maxi tassa sulle eredità i paperoni guardano all’estero: Richieste cresciute del 26%. In testa Dubai, Thailandia, Grecia e Italia” titola il foglio italiano, senza che sia specificato cosa si intenda con “richiesta”. Non solo, sarebbero diversi i facoltosi che starebbero “meditando” di lasciare la Svizzera. “Una buona parte dei super-ricchi svizzeri, quelli che contribuiscono, ogni anno, ad affollare l’edizione di novembre del mensile economico Bilanz, con l’ammontare stratosferico delle loro fortune, sta meditando di lasciare la Confederazione” scrive La Repubblica.
Tuttavia, il presunto panico causato da questa iniziativa sembra essere del tutto esagerato dal momento che è assai remota la possibilità che essa superi lo scoglio del voto popolare. Secondo un sondaggio rappresentativo condotto da 20 Minuten e Tamedia mostra che attualmente il 58% direbbe no o piuttosto no all'iniziativa - solo il 34% voterebbe sì o piuttosto sì. Tra i contrari all'iniziativa, l'89 per cento direbbe no anche se venisse abolita la clausola di retroattività. Anche se manca ancora tempo prima della votazione, le possibilità che essa venga accolta sono davvero minime.