Dalla giornata di ieri, lunedì 16 settembre, la Germania ha rafforzato i controlli ai confini. Una misura che durerà per i prossimi sei mesi e che ha come obiettivo di migliorare la sicurezza in ambito migratorio, visti i recenti attentati compiuti da immigrati e richiedenti l'asilo.
Per il consigliere nazionale Lorenzo Quadri la Svizzera dovrebbe prendere esempio dal paese vicino e per questo ha presentato un'interpellanza al Consiglio federale per chiedere controlli seguendo "modello tedesco".
“Per combattere il caos asilo – si legge nell'interpellanza di Quadri - la Germania (a governo rossoverde) ha di recente iniziato a controllare sistematicamente i propri confini, compreso quello con la Svizzera. I controlli, a seguito di un accordo del 1961, si estendono addirittura sul territorio elvetico: in particolare sui treni in partenza dalla stazione di Basilea e diretti in Germania. Secondo fonti giornalistiche tedesche (Der Spiegel) pare che, per ostacolare il deposito di domande d’asilo, il formulario consegnato ai migranti dalla polizia tedesca sul motivo del loro ingresso (o tentato ingresso) nel Paese non preveda nemmeno la casella 'asilo'”.
In seguito l'esponente della Lega dei Ticinesi pone una serie di domande al Consiglio federale, che invitano il governo a intervenire rapidamente. “La Svizzera deve rimanere l’unico paese che rispetta pedissequamente, a proprio danno, gli accordi di Schengen? Per quale motivo?”, scrive Quadri.
Una domanda a cui segue una richiesta a “seguire il modello tedesco e concludere degli accordi finalizzati a svolgere controlli già su territorio italiano per prevenire l’immigrazione clandestina in Svizzera” scrive Quadri, che cita quali argomenti da far valere verso l’Italia il fatto che Roma “dal dicembre 2022 non rispetta le regole di Dublino, oltre che i ristorni dei frontalieri”.
Si invita in seguito a “potenziare i controlli ai confini, in particolare quelli a sud? Oppure, invece di attivarsi per non far arrivare in Svizzera i finti rifugiati, preferisce farli entrare e poi imporre ai Cantoni di accoglierli, contro la volontà del territorio?” In conclusione, Quadri domanda “per quale motivo la Svizzera non potrebbe operare voli di rimpatrio verso l’Afghanistan analoghi a quelli della Germania?”